Cesena: impallinato dalla fucilata di un cacciatore mentre pota gli alberi vicino casa

Cacciatori in azione pericolosamente troppo vicino alle abitazioni. Una situazione consueta anche nelle pianure del Cesenate e che da sempre crea polemiche tra i residenti (che fin dall’alba devono ascoltare gli spari improvvisi che squarciano il silenzio del mattino anche nei giorni festivi) e gli amanti della caccia, che reclamano di essere troppo limitati nelle aree a disposizione ritenute di per sé già poco presenti sul territorio.
La vicinanza dei terreni dove è possibile cacciare e le case è tornata in queste ore prepotentemente al centro delle polemiche per una persona che, a Case Missiroli, mentre si trovava nelle pertinenze dei campi su cui è affacciato il retro della sua casa, è stato centrato da un colpo di fucile finendo per doversi far medicare al pronto soccorso dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena.
L’episodio risale a tre giorni fa. Dalla ricostruzione dell’accaduto G.P., 59 anni, stava eseguendo delle operazioni di potatura tra gli alberi che sono a poca distanza da casa sua, nei terreni lungo la via Emilia Levante ai confini della frazione di Case Missiroli.
L’uomo era girato di spalle rispetto ai terreni dove transitano i cacciatori. Ed essendo impegnato con cesoie da stringere e rami da far cadere a terra, non ha percepito o visto in tempo utile la persona che lo ha ferito. Di fatto ha sentito uno sparo, come anche in passato era avvenuto tante altre volte in quella zona. Ma nel giro di pochi istanti, a differenza di tutte le altre occasioni, è stato investito dai pallini da caccia. Evidentemente volati ad altezza d’uomo ed in direzione delle aree abitate.
Il 59enne ha urlato di dolore ed è finito a terra prima che per lui si attivassero i soccorsi che lo hanno portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena.
Qui i sanitari hanno verificato che l’uomo era stato raggiunto da una consistente rosata di pallini. Cosa che lascia pensare che il colpo di fucile comunque non fosse stato sparato da una distanza troppo lontana. I piccoli pezzetti di piombo sono stati estratti da un gluteo dell’uomo, dalla parte retrostante la coscia nella stessa parte e alcuni anche dalla schiena. L’uomo, prima della dimissione, è stato giudicato guaribile in 10 giorni salvo complicazioni, mentre sono in corso le indagini per cercare di identificare chi lo ha ferito, evidentemente sparando ad una preda che si muoveva ad altezza uomo.