Cesena, difendeva il compagno disabile: botte e coltello in faccia dal bullo per un 12enne a scuola

«Stiamo parlando di bambini di 12 anni e non vogliamo arrivare a sporgere denuncia. Vogliamo essere però certi che qualcosa venga fatto dalla scuola per arginare vicende come queste».
È in estrema sintesi il pensiero unanime dei genitori di un gruppo di scuole medie della stessa direzione didattica, che nelle ultime ore è stato travolto da episodi di violenza che vedono protagonisti minorenni.
Dopo quanto descritto nell’edizione di ieri, con un ragazzino di seconda media trovato in classe con in tasca un coltello, si somma ora un nuovo episodio molto più violento e sempre con armi bianche protagoniste a scuola.
Uno studente di terza è stato minacciato da un bullo suo compagno di classe, che gli ha puntato contro un coltello e lo ha picchiato. Era “reo” di aver difeso un terzo compagno di classe, disabile e costantemente nel mirino del bullo.
I fatti si sono verificati all’uscita. Il ragazzino disabile di Terza, che come tutti i suoi coetanei presto dovrà sostenere l’esame, veniva tormentato dal bullo. A quanto pare una situazione che accade con costanza e si ripete nel tempo. A quel punto, in difesa del compagno più fragile, è intervenuto il 12enne. Che ha intimato al suo compagno bullo di “lasciar stare” e di non tormentare gli altri. La reazione è stata violentissima. Incurante della presenza di altre persone e degli insegnanti, ha stretto al collo il compagno di classe. Poi ha estratto di tasca un coltello e lo ha minacciato puntandoglielo al volto.
Il teppista è stato disarmato dagli adulti. Che hanno poi fatto uscire tutti da scuola. Senza, sul momento, avvisare le famiglie dell’accaduto.
Solo una volta arrivato a casa il 12enne ha raccontato ai genitori cosa aveva subito. Si è recato in pronto soccorso per farsi medicare. Ed ora i suoi genitori, insieme a tutti gli altri dell’istituto, stanno aspettando di capire quali provvedimenti verranno presi. Di fatto il giorno successivo tutti i protagonisti della vicenda erano di nuovo in classe. Senza che nessuno avesse più coltelli i tasca da usare per offendere gli altri.
Anche questo episodio, come quello descritto ieri, non risulta ad ora denunciato alle forze dell’ordine. Dal punto di vista della programmazione utile a cercare di evitare episodi di violenza, già da qualche giorno, ma per le vicende legate a una classe seconda dove un altro giovanissimo studente era entrato in classe armato di coltello, è stato calendarizzato (per il 12 giugno) un incontro tematico. Che vedrà ad un unico tavolo dirigenza, insegnanti provveditorato e rappresentanti dei genitori.