Cesena, coi soldi dell’anziano si compra casa: badante 39enne condannata a 3 anni e mezzo di reclusione

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  • 17 ottobre 2025

Aveva continuato a frequentare l’anziano ex datore di lavoro anche dopo la morte di sua moglie. Solo dopo qualche tempo i figli avevano capito bene perché. Al babbo, la ex badante aveva sottratto denaro ed assegni in serie, con i quali si era comprata una casa.

È stata condannata a tre anni e mezzo di reclusione ed a rifondere 85mila euro di risarcimento una badante, B.A., 39 anni che ancora risulta formalmente residente in una casa di Gatteo che in realtà, ad ora, è sotto sequestro cautelare perché acquistata coi soldi sottratti ad un 83enne.

La vicinanza di questa donna alla famiglia della vittima della circonvenzione d’incapace, era iniziata nell’anno 2020. Quando i figli dell’uomo avevano assunto regolarmente B.A. come badante, visto che la madre, e moglie dell’83enne, era gravemente malata.

Un rapporto di lavoro durato un paio d’anni fino alla morte della donna. Quando l’83enne è diventato vedovo, della badante 39enne in quella casa non c’era più bisogno. E venne licenziata. Ma per le accuse giunte a sentenza ieri nell’aula del giudice Marco De Leva (dove il pm era Alessandra Dati), la donna non si è mai allontanata dall’anziano. Anzi. Aveva stretto con lui un legame ancor più solido di quando lavorava per la sua moglie ormai morta.

L’uomo, accusa segni di senilità marcati e la 39enne (difesa dall’avvocato Luca Berger del foro di Ravenna) se n’è approfittata. I tre figli dell’uomo (tutelati per parte civile dall’avvocato Fabrizio Briganti) si sono accorti ben presto di ammanchi sui conti dell’anziano genitore.

Di fatto le indagini hanno portato a rilevare come l’uomo avesse effettuato per la 39enne “bonifici infruttiferi” dal suo conto bancario e avesse staccato assegni. Il tutto per un ammontare di 75mila euro con i quali l’ex badante si è comprata un appartamento in una zona centrale di Gatteo. In sede di denuncia i figli dell’uomo hanno chiesto ed ottenuto dal Gip il sequestro cautelare di quella casa. In attesa del giudizio per circonvenzione d’incapace che si è concluso ieri nel suo primo grado. Il giudice ha condannato la badante 39enne a 3 anni e mezzo di reclusione. Con una provvisionale di 85mila euro da restituire ai figli dell’uomo. Il giudice ha anche confermato il sequestro dell’appartamento acquistato dalla donna.

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