Cesena, ancora sangue in zona stazione e feriti coi cocci di bottiglia: un fermato, due portati in ospedale e due negozi sfasciati VIDEO GALLERY

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  • 13 agosto 2025

Le chiamate con richiesta d’aiuto alle forze dell’ordine erano arrivate anche nel cuore del pomeriggio. Con la stessa descrizione: due ubriachi che litigavano tra loro e minacciavano i negozianti.

Le richieste di soccorsi si sono intensificate alla sera innescando l’impegno di carabinieri, polizia, e 118: attorno alle 20.45. Quando due punti vendita della zona erano stati devastati e un cliente di un bar, nel tentativo di difendere la gestrice sotto minaccia, si era beccato uno sfregio al volto con un coccio di vetro.

La zona della stazione è tornata protagonista di violenze questa sera

«Per colpa di due persone ormai notissime a tutti. Che bevono, litigano, spacciano ed accoltellano. Ma che non vengono mai fermati».

È disperata la gestrice del bar Stop & Go, posto nello stesso edificio dell’hotel Alexander. Ha appena assistito a un suo cliente che, nel tentativo di difenderla dalle minacce dei litiganti, era stato raggiunto da sfregi al volto con un collo di bottiglia.

«Mi hanno spaccato anche la vetrina prima di scappare. Sono sempre qui a far danni. Hanno in passato minacciato di accoltellare mio figlio. Io non ne posso più. Questa volta mi hanno lasciato al bar anche gli zaini con i documenti e gli effetti personali. Credo che le forze dell’ordine dovranno venire a recuperarli».

I “due litiganti”, volti noti con precedenti, sono pochi metri più in là. Raggiunti da 118, polizia e carabinieri. Dopo aver sfasciato e ferito al bar, si sono spostati dall’altra parte di piazzale Karl Marx. E hanno messo a soqquadro e creato danni anche all’interno del punto scuola, mentre si azzuffavano tra loro urlando, terrorizzando i viaggiatori appena arrivati con l’intercity e in uscita dalla stazione, sotto gli occhi esasperati dei taxisti in turno. “Alcune donne si sono venute a riparare nei nostri uffici per paura - spiegano i tassisti - Bottiglie che volavano ovunque, gente che correva e si inseguiva per ferirsi. Non ne possiamo più”.

Uno dei litiganti viene chiuso in macchina dai carabinieri che lo porteranno via. In caserma per l’identificazione ma forse anche in ospedale per essere visitato dalle ferite riportate nella zuffa con l’altro: ossia un giovane, insanguinato, che la polizia deve contenere discutendoci a lungo per convincerlo a salire in ambulanza e farsi trasferire al Bufalini per ricevere le medicazioni del caso.

Tutta la dinamica dell’accaduto ora è in corso di ricostruzione da parte delle forze dell’ordine che stanno raccogliendo elementi e testimonianze. Verranno unite alle immagini delle telecamere di sicurezza. Solo a quel punto, e se verranno sporte denunce o ravvisati estremi di resistenza a pubblico ufficiale, si formalizzeranno denunce in stato di libertà o arresti a seconda della gravità degli episodi contestati.

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