Caldo, in Emilia-Romagna 1,6 gradi più rispetto alla media. A Ravenna 33 giorni di disagio

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  • 16 luglio 2025

BOLOGNA. Temperature record, piogge abbondanti, ondate di calore e alluvioni. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961, con un’anomalia di +1,6 gradi rispetto alla media storica e un incremento delle notti tropicali e delle giornate con forte disagio bioclimatico, con 19 giorni in pianura e fino a 54 in città. Un quadro reso ancora più critico dalle precipitazioni: mai così abbondanti da oltre 60 anni (oltre 1.200 millimetri su base annua) con numerosi episodi intensi, inclusi eventi orari superiori a 30 millimetri e piogge giornaliere estreme. Complessivamente, come spiega il rapporto 2024 “IdroMeteoClima” curato da Arpae, sono stati 19 gli eventi meteo rilevanti: temporali, grandinate, un tornado, ondate di calore e due drammatiche alluvioni, dal 17 al 19 settembre e dal 17 al 20 ottobre nel Bolognese e in diverse province della Romagna. In crescita anche i livelli delle acque sotterranee, che in diversi corsi d’acqua hanno raggiunto i massimi assoluti dal 2002. Per quanto riguarda l’innalzamento delle temperature, il trend in regione è in corso in particolare a partire dagli anni ‘90, con un aumento medio di 0,4 gradi per decennio. Il rapporto ha ‘misurato’ anche il disagio bioclimatico nelle diverse realtà regionali: la città dove si ‘soffre’ di più per il mix di caldo e umidità è Ferrara, con ben 54 giorni l’anno di disagio nel 2024, seguono Bologna (39), Modena (38), Piacenza, Parma e Reggio (36), poi Ravenna (33), Rimini (31) e Forlì-Cesena (28). E anche il 2025 si annuncia un anno molto caldo. “Giugno- sottolinea Pier Paolo Alberoni di Arpae- è stato un mese particolarmente caldo, dove siamo stati molto al di sopra del clima. Abbiamo avuto quasi massimi storici per tutto il mese, tutto il mese la città di Bologna è stata in condizioni di notti tropicali: ma non solo Bologna, praticamente tutta la regione”.

Per la sottosegretaria alla presidenza della Regione Manuela Rontini, che ha aperto la presentazione del rapporto 2024 “IdroMeteoClima” curato da Arpae, oggi a Bologna, alla Terza Torre della Regione, “dobbiamo accelerare per rispondere a questa sfida. Questo documento ci lascia senza alibi e ci chiede di operare”, dice a proposito del report di Arpae. “Stiamo lavorando intensamente- assicura ancora Rontini- lo dobbiamo fare ancora di più anche alla luce dei dati di oggi che ci consegnano il 2024 come l’anno più caldo di sempre, sia in termini di temperature minime che medie. Ben 19 eventi rilevanti ci danno la responsabilità di realizzare con ancora maggior velocità quelle opere che consegneranno anno dopo anno, bacino per bacino, condizioni di maggiore sicurezza alle popolazioni e alle comunità”.

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