Branco di lupi all’attacco: cane sbranato nella pianura di San Mauro Pascoli

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Ormai è chiaro che anche in pianura con i lupi occorre conviverci, senza fare allarmismi ma prestando attenzione. Altri casi di animali domestici sbranati nottetempo sono accaduti nelle settimane scorse in pianura a Fiumicino di Savignano e Gatteo. Sempre nei giorni scorsi, episodi anche in alta collina, dopo alcuni attacchi ad ovini, a Massamanente e Montetiffi di Sogliano, un branco di lupi ha come riportato ieri addirittura sbranato un toro da monta di sei quintali, con la Coldiretti Forlì-Cesena che ora chiede interventi urgenti «per tutelare gli allevatori che hanno subito ingenti danni» e per la «forte preoccupazione tra gli operatori del settore agricolo e gli abitanti».

Il caso di via Villagrappa

Giovedì sera un nuovo episodio a San Mauro Pascoli: un cane ha fatto capire al suo padrone che voleva andare a fare una corsa nel terreno retrostante la casa, come faceva spesso. Il padrone l’ha accontentato, poi quando non è tornato ha pensato che forse avesse “allungato un poco il giro” e che sarebbe rientrato più tardi. «Ma venerdì mattina presto Lapo non era ancora tornato a casa - riferisce Andrea - allora ho avvisato la polizia locale di San Mauro Pascoli e i canili di Cesena e Rimini. Quindi con un’altra persona mi sono recato a cercarlo nel terreno dietro casa. Purtroppo a 200 metri dall’abitazione la terribile scoperta: di Lapo erano rimasti solo pochi resti. Lo choc è stato forte per tutta la mia famiglia, perché per noi era quasi come se fosse un componente umano. Ho chiamato la guardia forestale. Mi hanno detto di non toccare niente che sarebbero intervenuti sul posto. Così hanno fatto domenica. Hanno recintato l’area come fosse la scena del delitto. Poi hanno rilevato le numerose impronte. Quindi una veterinaria mi ha chiesto di prelevare quei miseri resti, convinta che da un esame di laboratorio possa individuare con certezza se a ucciderlo sia stato uno o siano stati più lupi, oppure (ma è un’ipotesi meno battuta) dei cani inselvatichiti. Ho acconsentito, dietro promessa che però alla fine mi restituirà la ceneri di Lapo. Per me era come un familiare e per un certo periodo ha avuto anche un beneficio terapeutico su un mio parente che era in cura medica. Voglio sottolineare che la guardia forestale mi ha riferito che per loro è il primo caso in zona Rubicone Mare, nonostante altri cani siano stati uccisi nello stesso modo. A conferma il fatto che gli altri proprietari non abbiano effettuato la segnalazione all’ente giusto. Per la forestale invece, mi hanno detto, è molto importante che le denunce vengano fatte puntualmente a loro, per ricostruire una mappatura di questi episodi». «Sono molto dispiaciuto per Lapo - prosegue Andrea che sui social è stato criticato - voglio chiarire che voglio bene ai lupi, ma odio le persone che giudicano senza sapere. Lapo faceva un giro nel suo terreno: è stato attaccato dai lupi che sono andati loro da lui, non lui da loro, ed a quelli che dicono che la colpa è del padrone voglio suggerire che la notte tengano chiusi i figli» dice provocatoriamente «perché il lupo affamato potrebbe non andare tanto per il sottile. Io ho anche un altro cane e ho sempre voluto bene agli animali che dormono in casa con noi, ma avevano anche la libertà di farsi un giro nel proprio terreno».

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