Autonomia, protesta della Lega, sospesa la seduta in Regione poi riprendono i lavori


BOLOGNA. Sospesa la seduta dell’Assemblea legislativa in Emilia-Romagna. La Lega continua il suo ostruzionismo contro la richiesta di referendum contro l’autonomia. Dopo aver trascinato il dibattito (su altri temi) fino a metà pomeriggio, dopo aver presentato mille emendamenti agli atti della maggioranza sui quesiti referendari, non appena iniziato il dibattito di merito in aula i consiglieri del Carroccio hanno esposto uno striscione sui banchi della presidenza dell’Assemblea, proprio sopra la testa del governatore Stefano Bonaccini, con la scritta: “L’Autonomia è legge”. Una protesta a seguito della quale la presidente dell’aula, Emma Petitti, è stata costretta a sospendere i lavori. Nonostante i tentativi di far recedere i consiglieri del Carroccio da parte della maggioranza, con l’intervento anche dei questori dell’aula, i leghisti rimangono con lo striscione aperto. Non mancano i battibecchi con gli esponenti del centrosinistra e con lo stesso Bonaccini, che però rimane seduto comunque al suo posto in attesa che la situazione si sblocchi.
Dopo oltre mezz’ora è ripresa la seduta dell’Assemblea legislativa in Emilia-Romagna, sospesa per la protesta della Lega. Ed è stato un blitz del consigliere questore Giancarlo Tagliaferri, esponente di Fratelli d’Italia, a permettere il riavvio dei lavori. Per circa un quarto d’ora, i consiglieri della Lega sono stati in piedi con uno striscione aperto a favore dell’autonomia, occupando i banchi della presidenza. Poi l’aula è stata fatta sgomberare e le luci sono state spente, lasciando in assemblea solo i leghisti (anche gli altri esponenti del centrodestra sono usciti dall’aula). Fino a quel momento i tentativi di farli desistere erano stati vani. Con l’aula vuota e semibuia, gli esponenti del Carroccio hanno lasciato lo striscione sui banchi della presidenza per sedersi ai loro posti. E in quel momento è intervenuto Tagliaferri, che ha portato via lo striscione con l’aiuto dell’altro consigliere questore, il dem Andrea Costa. Dopo una decina di minuti ulteriori la seduta è quindi ripresa. E il dibattito sul referendum per abrogare l’autonomia può finalmente partire.