Historic Minardi day, gli appassionati di auto stregati dai gioielli di Imola VIDEO

Historic Minardi Day: la passione per le gare automobilistiche vive le sue due giornate di gloria nell’autodromo “Enzo e Dino Ferrari”. Sono migliaia gli appassionati che si sono diretti nel tracciato romagnolo per assistere alla settima edizione della kermesse nata nel nome del glorioso marchio faentino di Formula 1, che ha dato i natali poi alla Toro Rosso e all’attuale Alpha Tauri. Un appuntamento irrinunciabile per chi ama le corse, visto che i partecipanti hanno fatto segnare il tutto esaurito con 400 vetture in elenco per girare in pista nei vari turni previsti.


Monoposto storiche


Chi ha vissuto da bambino negli anni ‘70, ‘80, e ‘90 ha avuto un tuffo al cuore: erano decine le vetture monoposto, prototipi o gt che hanno animato le gare delle competizioni di quei decenni e non solo, che hanno sfilato a Imola. Essere a pochi metri da queste “signore della velocità”, mentre accendevano i motori che facevano rimbombare le pareti, è stato esaltante. «Direi che è un tuffo nella storia – commenta Giancarlo Minardi – abbiamo raggiunto il massimo dei posti disponibili per girare in pista, un motivo di soddisfazione non solo quantitativo, ma anche qualitativo viste le vetture presenti. Sorprende l’avvicinamento di tanti giovani. Sono emozionato nel vedere tanto affetto per la Minardi da parte del pubblico, soprattutto a distanza di tanti anni. Vorrei ringraziare mio fratello Giuseppe e mia nipote Elena che mi hanno aiutato a organizzare questo evento». Brillano la Ferrari di Gilles Villeneuve, di Ickx, Prost, Berger e Alesi, le Minardi di Martini (una M189 proprio del pilota lughese), un’altra M190 di un collezionista giapponese, sempre di Martini e Morbidelli, per non parlare poi di Arrows (una bellissima tutta dorata di Riccardo Patrese), Lotus, iconiche nelle loro livree nero-oro dello sponsor John Player Special, McLaren, Williams e chi più ne ha più ne metta. A fianco dei nomi dei piloti che le hanno portate in gara e rese celebri, quelli dei nuovi proprietari, collezionisti che si regalano scampoli di sogno. In un box l’austriaco Rudi Raml e il giapponese Akira Sugahara, accendono i rispettivi bolidi ed è subito emozione: il primo ha una Wolf appartenuta a James Hunt e Keke Rosberg, il secondo una Minardi M190 di Martini e Morbidelli. Gabriele Tredozi, di Brisighella, è stato per diversi anni in Formula 1 come ingegnere e capotecnico, così, alla fine, si è comprato una monoposto del 2005 e ci gira una volta o due all’anno: un bel sogno. Marco Bianchini, della Repubblica di San Marino, si gode la sua Shadow, scuderia attiva in Formula 1 dal 1973 al 1980, acquistata con un obiettivo ben preciso: «Amo le corse e ho gareggiato in pista e nei rally – racconta l’imprenditore sammarinese – poi ho saputo dell’inizio del mondiale di Formula 1 per auto storiche e, su consiglio di Pierluigi (Martini, ndr) ho preso una vettura in alluminio degli anni ‘70. Mi sono innamorato della mia Shadow, è eccezionale e la notte prima di guidarla fatico sempre ad addormentarmi». Assente per problemi di salute Pierluigi Martini, il più Minardi dei piloti della scuderia faentina; al suo posto il figlio Arturo, con il team di famiglia, la Scuderia dell’Oca. Fra i pezzi pregiati di proprietà del romagnolo la celebre Tyrrel a 6 ruote, un “sogno” per i bambini degli anni ‘70, oltre appunto alla M189 e ad una Ralt di Formula 3000. Fra i piloti in pista Arturo Merzario, che ha corso con tutto dalle Formula 1 ai prototipi ed è famoso per aver salvato la vita Niki Lauda e Gianni Morbidelli, in Formula 1 dal 1990 al 1997, anche al volante della Ferrari, oltre che di Minardi, Dallara Scuderia Italia, Footwork Arrows e Suter: «Piero è il mio compagno di gioco ancora, le nostre sfide ora sono a golf e non finiscono mai. Mi ha concesso di guidare la Minardi 189, io ho debuttato con la M190. Non guidavo una Formula da tantissimi anni e già accendere una macchina del genere da i brividi. Sono riaffiorati tanti ricordi. Imola è un circuito di casa che mi ha dato grande soddisfazioni: è un circuito storico, uno dei più affascinanti».

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