Hera in costante crescita: i ricavi volano al più 31%

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Ricavi a 6.424,3 milioni di euro (+31%), un margine operativo lordo pari a 883,3 milioni (+9,6%), l’utile netto per gli azionisti a 308,4 milioni (+32,3%) e superata la quota di 3,4 milioni di clienti nei settori energy. Questi i principali indicatori contenuti nella relazione trimestrale del gruppo Hera, con chiusura al 30 settembre, approvata nei giorni scorsi dal Cda presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano.

La multiutility fa registrare quindi nei primi nove mesi dell’anno dati in netta crescita rispetto allo stesso periodo del 2020, superiori anche alle attese del Piano

industriale.

Tra i risultati più importanti c'è sicuramente l’incremento di oltre 77 milioni del margine operativo lordo, che è stato determinato soprattutto dalle attività a libero mercato, in particolare vendita di gas, servizi energia e trattamento rifiuti.

I risultati da gennaio a settembre 2021 mostrano una crescita non solo rispetto al 2020 ma anche al 2019, ovvero prima dello scatenarsi della pandemia. In meno di due anni la multiutility ha conseguito più della metà della crescita prevista nel quinquennio del Piano.

Tra le operazioni più rilevanti effettuate figurano senz’altro l’acquisizione del 70% della società friulana Recycla, del 31% della marchigiana Sea e dell’80% del Gruppo Vallortigara in Veneto.

Da segnalare poi in particolare la recente riconferma della distribuzione gas nell’ATEM Udine 2 e, la scorsa settimana, nel ciclo idrico per 24 comuni della provincia di Rimini, compreso il capoluogo.

I dati della relazione, evidenziano l’aumento dei ricavi, a oltre 6,4 miliardi di euro con un rialzo del 31,0% a cui hanno contribuito i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento dei prezzi delle commodities energetiche, oltre al business dei servizi energia per le attività legate al bonus facciate e alle opere di efficienza energetica.

Nei primi nove mesi del 2021, poi, Hera ha effettuato investimenti operativi per un totale di 377,2 milioni di euro , in crescita di oltre il 13% rispetto ai 333,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Sostanzialmente stabile resta l’indebitamento finanziario netto, che nei primi nove mesi del 2021 si è attestato a 3.303,8 milioni, in linea con i 3.227,0 milioni al 31 dicembre 2020.

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