Guerra Turchia, il teatro Galli di Rimini illuminato di rosso

Rimini

RIMINI. Il Teatro Galli illuminato di rosso, la Cgil che volantina davanti a tutti i suoi uffici per informare la gente e domani presidio davanti alla Prefettura. Anche a Rimini partono le iniziative di solidarietà verso i curdi e gli appelli per un'azione diplomatica che fermi gli attacchi da parte della Turchia nel nord della Siria.

Ieri Associazioni, Partiti e Sindacati (Manifesto Contro l'Odio e I'Ignoranza, Arci, Libertà e Giustizia Rimini, CGIL, Casa Madiba, CDC, Rimini Umana, Art.1, Pd, Vite in transito, Federconsumatori, Libera, Sinistra Italiana) hanno chiesto alla Amministrazione ed al Presidente del Consiglio Comunale di illuminare la facciata del Teatro Galli come segno di solidarietà della Città di Rimini al popolo Curdo "contro la tragica ed inaccettabile decisione della Turchia di invadere militarmente i loro territori e fare guerra alla popolazione".

"La nostra solidarietà va alla popolazione curda, così come a quella siriana, che in queste ore e in questi giorni, sta subendo un ingiustificato attacco da parte dell'esercito turco", sottolinea il vicesindaco Gloria Lisi. "Da Rimini, città operatrice di pace, ci uniamo agli appelli affinché, fin da subito, siano attuate tutte le iniziative diplomatiche possibili per scongiurare una escalation di violenza a scapito di cittadini inermi". Da parte sua, la Cgil di Rimini per domani ha organizzato un volantinaggio in tutte le sue sedi "per parlare con le centinaia di persone che si recano nei nostri uffici e informare su ciò che sta accadendo al popolo curdo, ricordando anche quanto sia grande il debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza dell'Europa e del nostro Paese, di noi tutti". Con Anpi, Arci e Legambiente, la Cgil chiede "un'immediata azione diplomatica del Governo italiano e di quello europeo affinché cessino le ostilità, si proceda all'invio dei soccorsi per i feriti e si dia mandato ad una delegazione internazionale di intervenire per il ripristino del rispetto dei confini e del diritto internazionale". Altri momenti di discussione e di sensibilizzazione verranno organizzati nei luoghi di lavoro. 

Per domani alle 11.30 è previsto un presidio di solidarietà davanti alla Prefettura.

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