Guerra in Ucraina: San Marino estende il soggiorno alle badanti

San Marino

Messa in salvo dei sammarinesi che si trovano in Ucraina. Ma anche mantenere e nel caso estendere il soggiorno delle badanti. Oltre all’asilo temporaneo già accordato ai congiunti di ucraini che lavorino sul Titano. Ecco i punti cardinali seguiti dalla conferenza stampa a quattro voci del Congresso di ieri, anticipata di un giorno.

La condanna del conflitto

«Profonda preoccupazione e ferma condanna per l’aggressione operata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina». Inizia così l’intervento del Segretario agli Affari esteri Luca Beccari, che ribadisce la posizione di San Marino espressa anche in sede Onu, Osce e al Consiglio d’Europa. Unendosi all’appello della comunità internazionale, anche il Titano chiede con forza la «sospensione delle ostilità».

Le badanti

A seguire precisa il sostegno assicurato ai concittadini che si trovano in Ucraina. Attivo senza soste un numero dedicato dalla Segreteria competente, nella sezione “Viaggiare informati”, per segnalare ulteriori situazioni. Per quanto riguarda invece le assistenti domiciliari, il Segretario rimarca che «sono ancora attive le misure anti Covid, che interrompevano l’obbligo di rientro in patria, decorso il periodo massimo di soggiorno». Tradotto. La copertura normativa tutela queste soggiornanti. Quindi non sussistono, rassicura, «esigenze di interruzione del soggiorno ed anzi si valuterà se estenderle».

Sanzioni contro la Russia

Riguardo alle misure da adottare contro la Russia, Beccari segnala che ieri mattina è stato adottato un decreto legge che estende e dà possibilità al Congresso di Stato di far proprie le sanzioni internazionali, nonché disporre di misure proprie per l’applicazione delle sanzioni ritenute necessarie. Quanto introdotto dell’Ue, osserva, impatta anche sul settore finanziario e aeronautico. E fa presente: «In Consiglio grande e generale ci sarà la modifica all’ordine del giorno per introdurre domani (oggi, ndr) un comma straordinario per discutere sulla guerra e dar possibilità di esprimersi, trovando un’interazione».

Dare asilo ai congiunti

L’ultima decisione adottata ieri concerne il tema dell’assistenza che, comunica Beccari, verrà approcciati secondo due interventi. «Il primo è compreso nel Decreto legge, con la modifica sulle norme di soggiorno per ospitare e dar asilo in modo temporaneo, mediante corridoi umanitari o altre soluzioni, ai congiunti di ucraini che lavorino a San Marino».

Coordinare gli aiuti umanitari

Il secondo punto prevede invece di convocare le varie associazioni locali per mettere in campo misure di sostegno, creando sinergia con lo Stato. La Protezione civile si è messa a disposizione per fungere da riferimento. E a breve, segnala il Segretario all’Istruzione Andrea Belluzzi, sarà organizzato un tavolo per «convogliare le energie e le tante iniziative lodevoli». La parola d’ordine? «Ottimizzare le risorse tramite una cabina di regia», gli fa eco Beccari.

La neutralità attiva

La Repubblica resterà «paese neutrale che fa della neutralità attiva la sua forza, ma non è indifferente a ciò che succede, - ribadisce Beccari con il Segretario agli Affari interni, Elena Tonnini - ma anzi continua a difendere i principi fondamentali».

Ripercussioni sull’economia

A chiusura il Segretario all’Industria, Fabio Righi, aggiunge l’ultimo passaggio di una conferenza dove compaiono « come chiaro segnale tutte le forze dell’esecutivo».

Sarà essenziale, rileva, scandagliare con «l’Europa le inevitabili ripercussioni economiche di questa guerra» che si riverseranno su «settori nevralgici già in difficoltà». Ora però, conclude, «l’aspetto umanitario deve prevalere sul resto».

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