Guerra in Ucraina: Imola pronta ad accogliere circa 50 profughi

La Conferenza dei sindaci del Circondario non rimarrà indifferente a quello che sta avvenendo nella vicina Ucraina e si prepara ad accogliere i profughi. Ieri il presidente del Circondario e sindaco di Imola Marco Panieri, di ritorno dall’incontro in prefettura a Bologna per fare il punto sull’accoglienza, al quale erano presenti oltre al prefetto Attilio Visconti e all'arcivescovo Matteo Zuppi, per il Comune di Bologna e la Città metropolitana l'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo, e altri sindaci dei Comuni metropolitani, ha spiegato: “Stiamo raccogliendo le disponibilità dei nostri Comuni ad accogliere i profughi, ipotizzando di ospitarli in primo luogo nelle strutture Cas (Centri accoglienza straordinaria) e in quelle Sai. Al momento ipotizziamo una disponibilità complessiva a livello di circondario attorno alle 50 persone, nello specifico si tratta di donne, bambini e anziani. Una volta completata la ricognizione, sapremo dalla prefettura quando queste persone arriveranno nei nostri Comuni. Sempre con la prefettura e con la questura, lavoreremo per verificare la disponibilità delle famiglie ucraine e italiane ad accogliere nelle proprie case i profughi, parliamo sempre di donne, bambini e anziani, in quella che possiamo definire un’accoglienza diffusa». Intanto, come stabilito dalla Prefettura, l’invio di farmaci ed aiuti sarà coordinato dalla Caritas insieme alla Croce Rossa Italiana. Per parte sua Castel San Pietro tramite il sindaco Fausto Tinti, ha sottolineato al propria disponibilità ad accogliere: «Dopo aver eseguito insieme ai Comuni del Circondario una ricognizione degli spazi disponibili, abbiamo individuato, in collaborazione con le associazioni che gestiscono i Cas, che al momento rappresentano l'unica linea sicura di finanziamento da parte del Governo, un luogo in cui aprire un nuovo Centro di accoglienza straordinaria per garantire alloggi, sostegno e servizi, scuola compresa, alle famiglie ucraine che stanno già arrivando».

I Sindaci in coro hanno rivolto l’ennesimo appello alle autorità russe «perché sospendano l'invasione dell'Ucraina e si promuova un nuovo sentimento di pace all'interno della Comunità Internazionale».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui