Guerra dell'Imu a Lugo: il Comune batte cassa per altri tre edifici

Lugo

Non c’è due senza tre, e così ecco pronta la nuova delibera con cui la Giunta del Comune di Lugo ha deciso di appellarsi alla Commissione Tributaria Regionale di Bologna. Al centro della disputa, che in questo caso dovrebbe valere qualche decina di migliaia di euro, la legittimità o meno del diritto di incassare l’Imu relativa ad alcuni edifici di proprietà di vari istituti religiosi. Il terzetto da cui la Rocca pretende i soldi è composto dalla Fondazione Opere Pie Scalaberni, l’Istituto Ancelle del Sacro Cuore e il Maria Ausiliatrice. Gli accertamenti su questi ultimi riguardano gli anni 2015 e 2016. Tuttavia in prima battuta, pochi mesi fa davanti alla commissione tributaria provinciale di Ravenna, erano risultate convincenti le argomentazioni con cui i loro legali avevano giustificato quei mancati versamenti. Niente da fare, il Comune non ci sta e vuole che siano i giudici felsinei ad esprimersi. Del resto “le vie del Signore sono infinite”, ma è ancor più vero che provare in tutti i modi a riscuotere quei tributi e cercare di non soccombere è una procedura obbligata che, ove non sia rispettata, porterebbe ad un coinvolgimento della Corte dei Conti. E solo la settimana scorsa (come riportato l’altro ieri dal Corriere Romagna) altra delibera approvata dalla Giunta per recuperare circa quarantamila euro da tre parrocchie. Ma che non si dica che è scontro tra politica e mondo cattolico. Oppure lo si faccia a bassa voce.

Quesito controverso

Tornando al tema della delibera approvata giovedì scorso, peraltro, si ripropone lo stesso problema che ha coinvolto alcuni degli stessi istituti paritari e altri ancora. L’esenzione dell’Imu si può applicare agli immobili sedi dell’esercizio delle attività scolastiche, come previsto dall’art. 7 del D.Lgs. n. 504/1992, in quanto destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciale di attività didattiche? È questo il controverso quesito a cui ognuno, ovviamente, da un’interpretazione diversa. Secondo l’Amministrazione comunale, tuttavia, il pagamento di una retta farebbe decadere quella condizione e quindi il tributo va pagato. Ma non tutti la pensano così. La commissione tributaria provinciale infatti aveva già accolto le tesi di tre scuole paritarie (San Giuseppe, Sacro Cuore e Maria Ausiliatrice, quest’ultima definitivamente chiusa nei mesi scorsi) in merito al mancato versamento dell’Imu per gli anni 2012, 2013 e 2014. Anche per quel caso, comunque, il Comune ha deciso di appellarsi alla commissione regionale bolognese per cercare di recuperare un gruzzoletto di circa 50mila euro.

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