Guai E45: il vice ministro promette tempi certi e fa scongiuri

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La ricognizione del vice ministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli a una serie di strutture romagnole si è conclusa ieri pomeriggio con un simpatico siparietto sul calvario della E45. Al ristorante “La Pieda”, a Montepetra Bassa, l’esponente della Lega ha sentito i sindaci della vallata ripetere che sarebbero stati disposti a realizzare un busto in onore di chi fosse riuscito a intervenire per risolvere i problemi della E45. Ben sapendo che di solito i busti si dedicano a personalità defunte, il vice ministro non ha potuto esimersi dal girarsi per effettuare un noto gesto scaramantico maschile. Dopo una rapida presentazione iniziale del parlamentare del Carroccio, Jacopo Morrone, gli amministratori pubblici locali non hanno potuto far altro che ripetere per l’ennesima volta problematiche che proseguono tali e quali da anni. I lavori continui, i cantieri che durano all’infinito, la continua necessità di rattoppi, la mancanza di una viabilità alternativa, i mancati rimborsi per le ditte danneggiate dalla chiusura del viadotto Puleto a inizio 2019 sono ritornelli ormai noti. «La lista e i problemi li abbiamo presentati a tanti governi - ha detto il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini - Siamo disposti a fare un busto a chi riesce ad intervenire». E ha evidenziato i continui cantieri dalle durate non ben precisate e continuamente prorogate. La sindaca di Mercato Saraceno, Monica Rossi, ha sottolineato il problema dei mancati aiuti economici alle ditte che hanno cercato di non chiudere in occasione del blocco del viadotto Puleto, beffate anche a proposito dei ristori Covid, perché costrette a dimostrare un calo di fatturato rispetto ad un periodo, i primi mesi del 2019, in cui era già eroso proprio per la chiusura del viadotto. Il sindaco di Sarsina, Enrico Cangini, ne ha approfittato per riportare alla ribalta il tema del lago di Quarto e del suo utilizzo e ha chiesto di sbloccare alcuni vincoli sull’utilizzo delle somme provenienti dalle sanzioni da Codice della strada, rilanciando con la promessa di due busti in caso di soluzione dei problemi. E a questo punto, il viceministro non ha potuto proprio trattenersi. Il sindaco di Verghereto, Enrico Salvi, ha ricordato il problema della viabilità alternativa, col problema della frana in Romagna tra Bagno di Romagna e Verghereto che si sta molto lentamente cercando di superare e coi lavori di ripristino in Toscana della ex 3-bis Tiberina interrotta da oltre vent’anni ed ancora non iniziati. Tra gli intervenuti anche quelli del sindaco di Sogliano e “padrone di casa” Quintino Sabattini, della titolare de “La Pieda”, Ambra Bucci, dell’ingegnere Bruno Fabbri, del consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, della consigliera a Mercato Saraceno Ombretta Farneti e del vicesindaco di Sarsina Gianluca Suzzi. Il vice ministro ha invitato a considerare anche alcuni aspetti giudicati positivi: «Se ci sono dei cantieri vuol dire che c’è manutenzione. Siamo ben contenti che ci siano cantieri. Ma chiederemo un cronoprogramma puntuale delle opere in corso. Mi faccio portatore di questa richiesta dal Ministero, affinché ci si impegni sui tempi di conclusione per tutti i lavori».

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