Green Pass. La Fipe Emilia-Romagna: stop ai controlli a carico dei gestori

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RIMINI. Le imprese della ristorazione chiedono alla politica "un cambio di passo nelle regole sul Green pass, in questa fase di progressiva riduzione del numero dei contagi, a cominciare dal controllo dei certificati verdi". Il presidente di Fipe-Confcommercio Emilia-Romagna, Matteo Musacci, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, chiedendo di "sostenere in Conferenza delle Regioni l'esigenza di un ripensamento del sistema delle sanzioni". La richiesta, spiega la Fipe regionale, è "semplice: se le Forze dell'ordine, durante un controllo in un esercizio pubblico, dovessero riscontare la presenza di un cliente sprovvisto di Green pass, la sanzione dovrebbe scattare solo a suo carico e non anche all'indirizzo del gestore del locale". Musacci sottolinea che "in questi mesi bar e ristoranti si sono sobbarcati l'onere dei controlli a tappeto dei Green pass, per spingere sempre più persone a vaccinarsi". E dal momento che "l'obiettivo è stato raggiunto e praticamente tutti sono provvisti di Green pass- prosegue il numero uno regionale della Fipe- è chiaro che non possiamo andare avanti così all'infinito". Per "scovare quattro clienti senza certificato- sintetizza Musacci- dobbiamo fare oltre 100 controlli. È un sistema che non sta più in piedi e che è divenuto sempre più complicato, basti pensare agli oltre 65 provvedimenti degli ultimi mesi". Ecco perché, conclude il presidente della Fipe emiliano-romagnola, "è giunto il momento di introdurre il principio di autoresponsabilità, così come fatto in molti altri settori: chi si presenta in un bar o in un ristorante senza certificato verde lo fa assumendosi il rischio di essere multato. I gestori sono qui per lavorare e offrire un servizio alla clientela, non per sostituirsi alle Forze dell'ordine". 

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