Green pass e cultura: "Previsto un calo di presenze"

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È un agosto ricco, anzi rispetto agli anni scorsi persino ricchissimo di eventi per chi lo trascorrerà in città, ma l’effetto green pass fa trattenere il fiato al mondo della cultura forlivese. Dal 6 agosto, infatti, possedere il certificato vaccinale oppure l’esito negativo di un tampone eseguito nelle 48 ore precedenti, saranno condizioni necessarie per assistere a una manifestazione anche all’aperto. Concerti, recital, performance teatrali, festival, proiezioni cinematografiche: anche per gli eventi culturali, ovunque sia previsto l’afflusso di pubblico, sarà necessario mostrare all’ingresso il “lasciapassare del 2021”. Questo varrà per assistere a uno spettacolo all’Arena San Domenico, alla Fabbrica delle Candele, al prossimo Festival del liscio in piazza Saffi, a un film all’Arena Eliseo solo per citare alcuni esempi.

Che impatto avrà? Dal punto di vista organizzativo, per chi deve controllare il possesso del requisito, nessuno. E’ caduto l’obbligo di misurazione della temperatura all’ingresso e «le maschere anziché controllare quella verificheranno che chi accede sia munito di green pass» spiega l’assessore alla Cultura, Valerio Melandri. Sotto altri punti di vista, però, rischia di cambiare tanto.

Anche i protagonisti degli eventi culturali e chi lavora dietro le quinte ha lo stesso obbligo di chi assiste alla performance. «Artisti, musicisti, tecnici audio e luci, direttori di scena, chiunque sia sul palco e sotto il palco, e le maschere stesse per lavorare devono avere tutte o il tampone negativo o il certificato vaccinale – afferma sempre Melandri – Ovviamente dovranno organizzarsi in tal senso e noi come Comune ci impegneremo ancora di più a fare una campagna di sensibilizzazione sul vaccino rivolta a tutti i forlivesi. Perché è impensabile che questo requisito non influisca d’ora in poi sulle presenze».

Ecco il vero nodo: ci si aspetta meno spettatori? Di fatto il “certificato verde” è un requisito che si aggiunge al mantenimento dei posti distanziati e, quindi, limitati. «Noi tra agosto e la prima metà di settembre abbiamo un fiume di eventi, vedremo: in una prima fase il calo sarà però inevitabile – ragiona l’assessore –. All’Arena il target è quello dei 40enni-60enni, non proprio i più vaccinati, e alla Fabbrica delle Candele è under 30, quindi ancora meno. Per questo vacciniamoci e allora non ci saranno problemi».

Pass al cinema

In attesa di valutare l’impatto è anche Francesco Romanelli, amministratore delegato di “Appennino srl” che gestisce “Astoria”, “Saffi” e Arena Eliseo. «Dal punto di vista teorico ci sarà una selezione e un calo del 50% del potenziale pubblico: cosa sarà nella realtà è difficile prevederlo adesso, forse le prime due settimane ne risentiranno di più, poi le presenze potrebbero salire».

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