Imola, green pass anche dal giornalaio: "Ma per fortuna sarà a campione"

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Da martedì prossimo 1 febbraio entrano in vigore le nuove disposizioni governative per il controllo del green pass base per l’accesso a diverse attività commerciali. Rispetto al recente passato sono poche le categorie che non avranno l’obbligo di controllare il certificato verde ai propri clienti e sono per lo più gli alimentari, i mercati all’aperto, quelli di alimenti per animali, le gallerie dei centri commerciali, le farmacie, parafarmacie e i negozi di ottica. Non servirà il Green pass nemmeno per fare benzina, per acquistare pellet o legna. Tutte le restanti attività compresi i negozi di abbigliamento, giocattoli, le librerie, tabaccherie, le edicole al chiuso, banche e attività finanziarie, uffici pubblici e postali, dovranno sottostare all’obbligo.

Come ci si organizza

«Per fortuna – sottolinea Claudia Martini, la titolare dell’edicola in via Emilia e in pieno centro – è arrivata la comunicazione che non siamo più tenuti al controllo obbligatorio ma a campione. Almeno così è più fattibile altrimenti impiegavo più tempo a controllare che vendere i giornali, anche perché quando c’è la fila fuori si rallenterebbe ulteriormente tutto dovendo controllare se i clienti hanno il green pass». Un sospiro di sollievo lo tira anche Alessandro Minghetti, titolare della vicina tabaccheria posizionata sotto i portici che evidenzia come «così almeno posso lavorare. A campione forse riesco a lavorare in un’attività come la mia. Se dovessi controllare quelli con il green pass che entrano dentro, anzi addirittura fuori dalla porta, non ce la farei. Un adeguamento, per il momento, che possiamo salutare positivamente». Infine dalla libreria per ragazzi “Il Mosaico” di piazza Matteotti si evidenzia come «la questione non è certo chiara soprattutto in relazione agli eventuali controlli a cui potremmo essere soggetti. Di chi è la “colpa” e quali e a chi vengono fatte le sanzioni? Per tagliare la testa al toro – sottolinea la responsabile Arianna Di Pietro – abbiamo deciso di chiederlo sempre, mettendo a disposizione a chi non l’avesse i nostri servizi di consulenza online e telefonica, la consegna dei libri fuori dalla porta del negozio e a domicilio»

Confesercenti contraria

A esprimere contrarietà verso una misura ritenuta «eccessiva» è la Confesercenti imolese. «Vista la permanenza non prolungata, l’impossibilità di abbassarsi la mascherina, l’igienizzazione delle mani, il distanziamento e il contingentamento delle entrate – spiega la presidente, Sabina Quarantini – si fa fatica a comprendere la logica di una disposizione che mette in capo all’impresa una responsabilità che non rientra nelle sue competenze».

Ascom più cauta

Per il presidente dell’ Ascom Danilo Galassi, invece, la questione del controllo «per quanto sia sicuramente un aggravio di tempo e anche di costi per gli esercizi, non lo definirei totalmente sbagliato. Stiamo ancora vivendo una fase pandemica molto dura, di fatto siamo in semi lockdown, e se giriamo per il centro e guardiamo i negozi, ce ne rendiamo conto perfettamente. Se vogliamo lavorare qualche ulteriore sacrificio, speriamo ancora per poco, lo dobbiamo fare. Magari su alcune categorie, come il consumo al bar, certi obblighi potevano essere allentanti».

Le richieste

Quello che invece è necessario, concludono le associazioni dei commercianti «è l’adozione tempestiva di misure di sostegno per le imprese di vicinato per traghettare questo periodo complicato e con costi di gestione in continuo aumento, in particolare cassa integrazione straordinaria, credito d’imposta sugli affitti e moratoria sui mutui». Il virus non accenna a mollare e miete altre tre vittime sul territorio, questo nonostante il forte impegno sul fronte delle vaccinazioni. E poiché di pari passo continua anche il lavoro di tracciamento, l’Ausl di Imola può rendicontare nelle ultime 24 ore altri 646 nuovi casi positivi su 812 test molecolari e 1213 test antigenici rapidi refertati. Per quanto riguarda le età dei contagiati, 155 di età fino a 14 anni, 73 dai 15 ai 24 anni, 205 tra i 25 e i 44 anni, 149 tra i 45 e i 64 anni e 64 dai 65 anni in poi. Purtroppo ieri si sono aggiunti apputo tre decessi: si tratta di due cittadine di Castel San Pietro di 77 anni e 88 anni, e di un imolese di 80 anni. Ad oggi sono arrivati a uota 5604 i casi attivi, mentre sono saliti a quota 31.590 i casi totali da inizio pandemia. Scendono a 9 i cittadini del circondario in terapia intensiva. Negli hub vaccinali aziendali, intanto, ieri sono state vaccinate 1264 persone: 1027 terze dosi, 166 seconde dosi e si aggiungono anche 71 prime dosi di persone che in ultimo si sono convinte.

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