Grazia Di Michele sulla spiaggia di Riccione all'alba di domenica

Sarà ospite a una delle di Albe in controluce la cantautrice Grazia Di Michele, protagonista della scena discografica degli anni 70, 80 e 90, nota ora al grande pubblico per il suo ruolo di insegnante di canto nel talent show Amici. Lo spettacolo si terrà il 24 luglio alle 5.30 nella spiaggia libera antistante piazzale San Martino a Riccione. Calcherà il palcoscenico nella stessa giornata anche il gruppo vocale Le Dolce Vita.

Grazia, come si sente in vista dell’evento riccionese?

«Non vedo l’ora di sentire nuovi giovani talenti. Tutt’ora insegno, e sto molto a contatto con i ragazzi che si vogliono lanciare nel mondo della musica. Ogni volta che c’è un evento del genere arrivo sempre con uno spirito molto positivo, la mia speranza è quella di trovare delle belle penne».

È la sua prima volta nella riviera romagnola?

«No, la conosco molto bene, ci sono venuta sia per motivi di lavoro che in vacanza. È un posto estremamente accogliente. Ho sempre apprezzato i romagnoli per questa loro caratteristica, sono persone molto calorose, il che non è scontato».

Cosa pensa della musica d’oggi? Cosa è cambiato rispetto al passato?

«Secondo me, rispetto al passato, sono più superficiali nel modo di scrivere i testi. A volte hanno anche meno cultura musicale, non hanno studiato e non hanno alle spalle tutta la grande scuola dei cantautori che noi abbiamo. In Italia c’è stato un fiorire dagli anni 60 di artisti di una caratura incredibile che devono essere conosciuti e studiati. Già solo studiare e capire la poetica di tanti artisti aiuta a lavorare, invece oggi c’è troppa fretta di fare, di registrare, di uscire. Secondo me c’è bisogno di molta preparazione e di scrivere testi con molta più attenzione, stando attenti alla forma e al contenuto. Però non dispero mai di trovare qualcuno che abbia una chiave poetica interessante».

Quale artista o artisti furono la sua fonte di ispirazione?

«È partito tutto dall’amore per Joni Mitchell e per Bob Dylan. Grazie a loro ho iniziato a pensare che la musica potesse essere altro rispetto a quello che fino a quel momento era stata. Mi sono innamorata delle storie e delle canzoni di questi due artisti. Da lì è partita la scintilla che poi si è allargata al mondo della musica e del cantautorato in generale».

Quali progetti la impegnano a oggi e quali ha in mente per il futuro?

«Quello che sto facendo oggi mi piace molto. Sto portando in giro gli ultimi lavori di Marisa Sannia, che le persone non conoscono poiché è scomparsa prematuramente senza poter portare alla luce il lavoro meraviglioso che ha fatto sul musicare i poeti. Sto mettendo in scena appunto questo spettacolo, dal titolo “Poesie di carta” insieme ai suoi musicisti e al suo produttore ed è una cosa che amo moltissimo. Oltre a questo sono ancora in tour con Mariella Nava e Rossana Casale, poiché è uscito da poco il nostro disco “Trialogo” che si può dire sia la coda di tre anni di collaborazione. Poi ho un altro concerto molto particolare che si chiama “Trioterra” insieme al pianista Fabrizio Mocata e a Eleonora Bianchini, insieme ai quali sarò in giro quest'estate. Lo spettacolo è un viaggio musicale dalla Spagna all’Amazzonia; potrebbe essere paragonato al viaggio di Cristoforo Colombo, ma le nostre tappe sono musicali».

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