Gp Nuvolari: arrivo a Rimini tra grandine e alberi crollati

Archivio

Seconda tappa a dir poco rocambolesca per il Gran Premio Nuvolari, partito e rientrato a Rimini, con la grande attesa degli appassionati di auto storiche e dei curiosi per la sfilata lungo Corso d’Augusto, piazza Tre martiri all’arco, e l’arrivo al Grand Hotel.

La caduta di un albero lungo la strada a causa del maltempo di ieri mattina - in un paesino dell’Appennino in prossimità di Firenze - ha diviso i 312 equipaggi partecipanti in tre tronconi, composti da circa cento auto ciascuno e distanti l’uno dall’altro quasi un’ora, dilatando così i tempi del passaggio della carovana sia a San Marino che in centro storico.

Nessun danno per i concorrenti e per le auto. E la corsa è ripresa in poco tempo grazie all’intervento della Polizia stradale: e le auto storiche hanno potuto fare il loro ingresso in Corso d’Augusto e arrivare in piazza Tre Martiri già a partire dalle 19.


L’imprevisto

«La strada del passo nelle vicinanze di Vallombrosa è stata interrotta a causa della caduta di una pianta ad alto fusto – racconta Claudio Rossi della scuderia Mantova Corse, fra gli organizzatori della manifestazione –. Siamo stati estremamente fortunati. Un’automobile è stata mancata veramente per un soffio. L’auto e un motociclista della scorta della Polizia stradale hanno fatto in tempo a fermarsi. Praticamente l’albero è caduto davanti a loro. Stavano uscendo da una curva, però stavano procedendo molto lentamente perché pioveva/grandinava e c’erano molto foglie per terra. Andavano molto piano, fortunatamente». L’imprevisto «ha creato una frattura in tre tronconi – aggiunge –. Il terzo troncone, quello con gli equipaggi dal 210 in avanti, non era ancora entrato sulla strada del passo al momento della caduta dell’albero, quindi ha proseguito con una nuova tabella di marcia e ha perso una parte delle prove che sono state disputate». Ma «i componenti della scorta della Polizia stradale sono stati, come al solito, meravigliosi – continua –. Senza il loro appoggio non saremmo riusciti a risolvere il problema. Per sbloccare la situazione e trovare una soluzione alternativa hanno gestito l’emergenza quanto più velocemente possibile».


L’accoglienza

Già venerdì sera Rimini aveva ospitato alcuni equipaggi. E in generale «ci ha accolto bene, come sempre – commenta Rossi –. Assolutamente. Dal Grand Hotel agli alberghi in cui abbiamo soggiornato, tutti splendidi. Rimini ha una duplice valenza: da una parte, per i concorrenti far base due notti nella stessa città e non dover rifare le valigie è un bel vantaggio, dall’altro lato, sicuramente in Italia non esiste un’ospitalità, non solo a livello di numeri ma anche come capacità di gestione, uguale a quella di Rimini. Sono i concorrenti a chiederci di non cambiare – sottolinea –. Cerchiamo di mantenere questa fedeltà perché è ben risposta».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui