Gnassi, lettera al ministro Spadafora: "Mantenga il Rimini in C"

Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha scritto una lettera aperta al Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora per perorare la causa della società biancorossa. “Illustrissimo Ministro, nel nome dei principi della trasparenza, dell’onestà, dell’etica sportiva, della lealtà, del rispetto, le chiedo di fare proprio il seguente emendamento all’articolo 218 del decreto ‘Rilancio’, in fase di conversione in legge. Con questa modifica si impedirà di produrre un grave danno e torto alla società calcistiche, tra queste il Rimini FC, in regola con tutti i parametri d’iscrizione e con le spettanze dei pagamenti ad atleti e personale impiegato. E’ ragionamento cristallino e improntato al raziocinio il considerare la piena e totale aderenza alle norme la precondizione per qualsivoglia altro intervento sulle classifiche, pur in stato di oggettiva emergenza. E’ inaccettabile e fortemente diseducativo sotto ogni punto di vista che tra gli algoritmi contorti e spesso incomprensibili sui quali vengono assegnate d’imperio promozioni e retrocessioni, non stia per prima e invalicabile la correttezza dei bilanci, il pagamento del personale, il versamento dei contributi, le fidejussioni sottoscritte. La madre di tutte le regole, la condizione originaria da cui solo successivamente può generarsi ogni altra considerazione. Accogliendo tale emendamento, si darà un grande contributo a promuovere i valori fondanti dello sport, che non hanno niente a che fare con il riconoscere premi a chi non ne ha diritto per regola e comportamenti Sono sicuro che terrà in debito conto questa proposta, intrinsecamente legata a tutto ciò che un’istituzione deve fare per valorizzare e incentivare una vera e diffusa etica sportiva. Dettaglio tecnico Art. 218 – “Disposizioni processuali eccezionali per i provvedimenti relativi all'annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici" 1. In considerazione dell'eccezionale situazione determinatasi a causa della emergenza epidemiologica da COVID-19, le federazioni sportive nazionali, riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), possono adottare, anche in deroga alle vigenti disposizioni dell'ordinamento sportivo,  (…) provvedimenti relativi all'annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, ivi compresa la definizione delle classifiche finali, per la stagione sportiva 2019/2020, nonché i conseguenti provvedimenti relativi all'organizzazione, alla composizione e alle modalità di svolgimento delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, per la successiva stagione sportiva 2020/2021. Emendamento: Inserire al primo comma tra le parole “sportivo” e “provvedimenti” la seguente locuzione: “fatta salva l’accertata insussistenza, a carico delle società sportive iscritte, di irregolarità contributive, di mancata corresponsione degli stipendi al personale amministrativo e sportivoMOTIVAZIONE L’emendamento tende ad assicurare che ogni decisione contenuta nei provvedimenti delle federazioni sportive relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, ivi compresa la definizione delle classifiche finali, per la stagione sportiva 2019/2020 venga assunta limitando al massimo ogni potenziale disparità di trattamento tra le società sportive che abbiano tenuto condotte pienamente rispettose delle norme giuridiche e sportive e società sportive che abbiano posto in essere violazioni delle medesime norme. L’emendamento mira in questo modo ad assicurare che il merito sportivo sia oggetto di una valutazione una volta che sia accertata l’insussistenza di violazioni dell’ordinamento giuridico nazionale (regolarità contributiva) e di quello sportivo (regolarità delle norme federali, fideiussioni, regolarità nei pagamenti degli stipendi degli atleti e del personale delle società.

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