Gli italiani vogliono case efficienti, ma ce ne sono poche

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Gli italiani hanno voglia di comprare e affittare case sempre più efficienti. E sono d’accordo all’idea di avere sempre nuove misure per rendere gli edifici più sostenibili. A dirlo è un sondaggio realizzato da Yougov per la Fondazione europea per il clima. L’analisi è stata condotta tra coloro i quali hanno intenzione di acquistare o prendere in affitto un’abitazione da qui ai prossimi cinque anni. I risultati hanno dimostrato come le case più efficienti da un punto di vista energetico sono le più apprezzate. Inoltre, gli affittuari e i proprietari su una cosa concordano: serve una regolamentazione per ridurre l’impatto degli edifici sul cambiamento climatico.

Il 95% degli intervistati ha detto che è importante comprare o affittare una proprietà che sia efficiente dal punto di vista energetico, ma il parco immobiliare attuale non soddisfa la domanda. Per più di sei persone su dieci (il 65%) non ci sono molte proprietà efficienti disponibili sul mercato. Gli intervistati che attribuiscono importanza al fatto di avere una casa ad alta efficienza energetica hanno dichiarato che è un vantaggio per l’ambiente (44%) e riduce le bollette energetiche (43%).

L’85% sosterrebbe, inoltre, una politica che richiede che tutte le nuove abitazioni siano ad alta efficienza energetica e con sistemi di riscaldamento puliti (cioè non alimentati da combustibili fossili o biomasse non sostenibili). Il 72% è a favore di una politica che introduca standard minimi di prestazione energetica per gli edifici. Gli intervistati a favore ritengono che tale politica aiuterà a combattere il cambiamento climatico (66%) e protegge da possibili rincari in bolletta (61%).

«Per centrare gli obiettivi europei di riduzione del 55% in dieci anni - dice il direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini - serve puntare sulla decarbonizzazione del sistema energetico italiano anche attraverso la graduale rottamazione dei dispositivi di riscaldamento a metano, gpl e gasolio. E serve farlo al più presto. Per questo Kyoto Club e Legambiente, partner della campagna ‘Per la decarbonizzazione: efficienza energetica e riscaldamento negli edifici in Italia’, chiedono di accelerare la dismissione graduale delle caldaie fossili e sostengono di seguire l’esempio del Regno Unito, indicando il 2025 come data per vietare l’installazione degli impianti di riscaldamento inquinanti».

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