Gianni Mantovani in mostra alla Pallavicini di Ravenna

Archivio

I sentimenti, la bellezza della vita, i sogni, ma anche a contrasto paesaggi su sfondo rosso, a simboleggiare l’urlo dell’artista contro il surriscaldamento globale del pianeta Terra e i rischi derivanti dai sempre più accelerati cambiamenti climatici fino a domenica 27 novembre (orario 16 -20) alla Pallavicini22 Art Gallery (viale Pallavicini 22) nella personale di Gianni Mantovani , Il giorno che verrà.

La mostra, con testo critico in catalogo di Antonio Enrico Maria Giordano, è promossa da Carp Associazione di Promozione Sociale in collaborazione anche con l’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani e la Delegazione-gruppo giovani Fai di Ravenna, patrocinata da Comune di Ravenna, Accademia di Belle Arti e Wwf Ravenna che terrà una propria iniziativa nella giornata di chiusura del 27 novembre.

Dell’artista modenese, docente di “Pittura” e “Disegno” all’Accademia di Belle Arti di Bologna, si sono occupati tra gli altri critici come Renato Barilli, Giorgio Celli, Vittoria Coen, Roberto Daolio,Filiberto Menna, Sandro Parmiggiani, Marilena Pasquali, Concetto Pozzati, Sandro Ricaldone. Sue personali sono state allestite anche a “Casa Cini” di Ferrara, Istituto di Cultura Italiano di Berlino, Galleria Comunale di Angoulême (Francia), Galleria dell’Università di Parenzo (Croazia), Pinacoteca Nazionale di Bologna. Opere di arte africana della sua collezione sono state esposte a Parigi, Genova e Milano. Questo interesse ha contribuito in modo significativo ad accelerare una svolta creativa in cui le nuove opere pittoriche sono testimonianza della sensibilità verso la natura radicata da decenni nell’artista, espressa attraverso forme primarie ed essenziali che si nutrono di memorie e di una visione del creato, nonostante tutto, fiduciosa e carica di speranza.

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