Gianluca Modanese pubblica "Nuvole": l'intervista

È tra i cantautori “do it yourself” più popolari sul web: da indipendente ha superato 25 milioni di ascolti su tutte le piattaforme digitali con brani, come “Buonanotte, ti pensavo”, che a oggi ha quasi raggiunto 4 milioni di ascolti solo su Spotify.

Gianluca Modanese, nato a Cesena nel 1995 e cresciuto a Cesenatico, in una famiglia di musicisti, è reduce dal suo nuovo singolo “Nuvole (troppe cose)”, scritto e composto da lui e prodotto da Steve Tarta, una canzone nata quasi per caso.

«Avevo già la melodia del ritornello pronta – dice Modanese –, poi un giorno parlando con una mia amica le ho chiesto di dirmi la prima frase che le veniva in mente e mi ha scritto “Le nuvole in treno” e da lì è nato tutto. L’ho scritta durante il lockdown – aggiunge il cantautore – e penso che rifletta molto quel periodo: non poter uscire per staccare la testa e quindi trovarsi faccia a faccia con i propri ricordi».

Le sue canzoni nascono sempre spontaneamente?

«Tutte le mie canzoni nascono a caso. Vedo che in questo mestiere adesso usa fare sessioni per scrivere un pezzo, io invece scrivo canzoni in macchina o quando sto per addormentarmi. Ho come dei flash da cui nasce tutto. “Nuvole” è una sorta di esaltazione di questo mio modo di creare. È nata parlando di tutt’altro».

Cosa piace al pubblico dei suoi brani?

«Credo che sia la genuinità. Non ho la presunzione di dire che le mie canzoni siano belle, ma sono spontanee, vere».

Per arrivare al grande pubblico oggi sono sufficienti le tecnologie e le piattaforme web?

«A me hanno dato tantissimo, mi hanno aiutato a farmi conoscere. Sono un mezzo che aiuta ad arrivare chi per esempio non fa un talent. Però il web è anche effimero, rispecchia la società di oggi, dove tutto è molto veloce. On line tutto dura 15 secondi poi si passa ad altro, sta poi all’artista lasciare un segno un po’ più profondo».

È vero che sarebbe disposto a sacrificare milioni di visualizzazioni pur di arrivare al cuore delle persone con la sua musica?

«Se devo fare 10 milioni di ascolti, ma poi finisce lì preferisco la metà di persone, ma che hanno davvero voglia di ascoltare Gianluca Modanese».

Cosa ha provato quando ha ottenuto così tanti consensi con i suoi brani?

«Non me lo aspettavo, mi ha reso molto felice. Però non mi fermo, sono una persona ambiziosa e una volta che ottengo dei risultati cerco sempre di fare meglio».

Il singolo anticipa il nuovo album a cui sta lavorando, come sarà?

«Ho scritto vari brani durante i lockdown, credo che il filo conduttore del disco sia la mia vita di questi ultimi anni. Consciamente o inconsciamente, tutto quello che ho vissuto ha influenzato il mio modo di scrivere. Il recente periodo di restrizioni comunque mi è servito molto, sono riuscito a capire dove volevo andare musicalmente. Sono riuscito a trarre il meglio da quella situazione difficile».

Per quel che riguarda le sonorità sarà un disco diverso?

«Musicalmente cerco sempre di variare molto senza però snaturarmi. La parola che mi viene in mente pensando al disco è varietà».

C’è anche un po’ di Romagna nei suoi pezzi?

«Io parlo molto di natura, mare, nuvole, cielo, racconto immagini che mi piacciono, inconsciamente credo che Cesenatico, la città dove sono cresciuto, mi abbia influenzato molto da questo punto di vista».

Cosa la aspetta questa estate?

«Spero di poter suonare il più possibile. Forse uscirà un nuovo singolo, che anticiperà l’album in uscita a fine 2022, ma non voglio spoilerare troppo. “Nuvole” è un pezzo molto soft, introspettivo, un po’ alternativo. Per l’estate probabilmente sceglieremo un pezzo diverso, più movimentato, sempre per quella ricerca di varietà che caratterizza la mia musica».

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