Gatteo, in “missione” da Francoforte per far conoscere gli Antonelli nel loro paese natale

Gatteo

In un locale privato della corte interna del castello di Gatteo un’esposizione unica sugli ingegneri militari Antonelli. A curarla è stato Claudio Babuscio. Che vive all’estero ma mette a disposizione il suo materiale per gli appassionati e le scuole. Esposto per la prima volta il ritratto di uno degli Antonelli.

Originari di Gatteo gli Antonelli, sono stati sette ingegneri militari che furono al servizio della Spagna: Giovanni Battista Antonelli, Battista Antonelli, Cristoforo Roda Antonelli, Gian Battista Antonelli, Cristoforo Garavini Antonelli, Francesco Garavini Antonelli e Giovanni Battista Garavini Antonelli. Ben tre generazioni di ingegneri che affondano le radici familiari in Gatteo, e per quasi un secolo furono al servizio di quattro re spagnoli (tra il XVI° e XVII° secolo), protagonisti di eccezionali fortificazioni. Hanno realizzato sette grandi opere-fortezze che sono patrimonio mondiale Unesco oltre ad opere minori. Si trovano in Brasile, Messico, Repubblica Dominicana, Venezuela, Porto Rico, Colombia, Panama, Cuba, Spagna e Nord Africa. Un capitale italiano che non ha uguagli nel mondo, ma sono poco conosciuti in Italia. Furono anche benefattori della comunità di Gatteo dove destinarono grandi quantità di grano per la comunità.

Claudio Babuscio, è nato a Riccione, ma vive a Francoforte in Germania. «Adesso che sono in pensione – dice il ricercatore – il mio tempo libero lo dedico alla ricerca storica e a scrivere testi. Ho dato alle stampe tre libri e continuo ad investigare sugli Antonelli di Gatteo e sulla storia dell’impero spagnolo in America delle Indie e in Europa, dal 1500 fino al 1800». Tutto nacque nel 2011 «andai a vivere a Cartagena de Indias (in Colombia) e vi rimasi fino al 2015. In quella città coloniale gli Antonelli realizzarono diverse opere. Mi sono appassionato e ho sviluppato il progetto: “La dinastia degli ingegneri militari Antonelli di Gatteo” mettendo assieme documenti e informazioni uniche».

«Di questi straordinari ingegneri – prosegue – non esiste nessuno ritratto, perché se era normale farsi ritrarre per re e e nobili, non lo era per gli ingegneri militari. In modo fortuito sono riuscito a ricavare un preciso disegno di uno di loro. Grazie ad un libretto d’epoca che ho avuto tramite un’amica architetta di Cuba. Nel testo il viso e la fisionomia sono descritte in maniera precisa e maniacale. Con un’esperta di ritratti sono riuscito a ricavare un’immagine fedele al 99 % che nessun altro studioso possiede. Nel tempo ho creato un percorso espositivo sugli Antonelli con l’obiettivo di far conoscere la loro storia alle scuole. Le attività lavorative e le costruzioni della famiglia Antonelli in Italia non sono conosciute benché l’Unesco abbia riconosciuto agli Antonelli sette monumenti».

«Il mio progetto ora è far conoscere questa dinastia anche a casa loro. Così, anche se abito a Francoforte, ho preso in affitto un locale a Gatteo dentro l’area del castello malatestiano e su appuntamento si può visitare la mostra. Presento più di 80 mappe, disegni a colori, foto delle fortificazioni e pagine dei documenti originali. Per Battista Antonelli (1547-1616), espongo, per la prima volta il ritratto, in onore alla comunità di Gatteo».

Gli interessati possono scrivere a gliantonelli6@gmail.com Babuscio indicherà a chi rivolgersi per accedere alla mostra.

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