«Ieri avevamo preoccupazioni, oggi fatti». Claudio Balestri fondatore di Oikos, azienda di Gatteo Mare specializzata nella produzione di vernici ecologiche, ieri ha passato la giornata a seguire a distanza i tentativi di un suo funzionario originario di Milano e in trasferta a Kiev di lasciare la città e raccogliere i racconti spesso drammatici dei tanti amici e clienti che ha in Ucraina, a Kiev e non solo.
Il ritorno in Italia
Lasciare Kiev non è impresa semplice, «siamo sempre riusciti a rimanere in contatto con il nostro funzionario. Ha impiegato sei ore ad uscire da Kiev, tra la fila per il carburante e quella per uscire dalla città. Questa notte dovrebbe superare il confine con la Romania, nel pomeriggio si stava avvicinando alla Romania». La voce è stanca e preoccupata, e c’è lo sconcerto per una guerra che fino all’ultimo si sperava evitabile in queste proporzioni: «Ho tanti amici in Ucraina e i fatti di queste ore sono drammatici. Poi ciascuno reagisce secondo il proprio carattere, c’è chi è più disperato e chi rimane più calmo, ma nessuno è immune alla paura per quel che sta succedendo e succederà nelle prossime ore».
Racconti drammatici
Per Oikos Ucraina, Russia e gli stati collegati alla ex Urss, rappresentano più del 50% dell’export. La guerra e le sanzioni ormai inevitabili che questa guerra comporteranno per la Russia avranno ripercussioni anche per la sua azienda, ne è certo, ma in queste ore i rapporti commerciali passano in secondo piano, sono quelli umani che angosciano: «Gli uomini sono stati tutti precettati, armi in pugno devono andare a combattere. Donne e bambini potrebbero lasciare la città e il paese come sfollati ma è difficilissimo farlo. Ci sono file interminabili di macchine che tentano di scappare altrove, ma il traffico è fermo, il carburante scarseggia».
Le previsioni da Kiev
Le testimonianze che ha raccolto Balestri da Kiev tracciano anche un quadro piuttosto netto di quello che accadrà nelle prossime ore: «Stanotte sarà un dramma. Lui sta marciando a spada tratta verso Kiev». “Lui” è Putin e quello che si aspettano nella capitale è che «nel buio entrerà nella città con i carri armati mentre dall’alto bombarderanno la città con la gente bloccata nelle macchine che non può andare avanti né indietro. Quello che gli interessa è prendersi il parlamento di Kiev e prendere il controllo della nazione».