Gambi: "Dalla Rocca al S. Domenico, così Imola rilancia la cultura"

Ricca, differenziata, concertata e soprattutto vitale è l’offerta culturale che si vuole mettere in campo a Imola per questo 2023. Lo conferma l’assessore delegato alla Cultura, Giacomo Gambi, che traccia e fotografa le linee strategiche pensate dall’amministrazione comunale su interventi e azioni che verranno messe in opera per «proseguire nella promozione culturale a 360 gradi». Proposte non solo contenutistiche ma interventi murari e strutturali, anche importanti, sui contenitori presenti nella città.

Investimenti

Il capitolo più impattante, dal punto di vista economico, è sicuramente quello relativo alla partenza del recupero della Rocca Sforzesca. «Il tema adesso è quello di seguire, dopo aver ottenuto i finanziamenti del Pnrr, con la Soprintendenza la progettazione e quindi la futura gara d’appalto. Entro luglio, infatti, dobbiamo appaltare i lavori che ridaranno nuova veste a uno dei contenitori e testimoni della storia più importanti della città». Ma non solo. «Anche palazzo Tozzoni avrà bisogno di una serie non banale di interventi che permetteranno di ottenere il certificato per l’antincendio e interverremo per il suo efficientamento energetico attraverso il collegamento con il teleriscaldamento».

Teatro e scuola musica

Sulla dimensione performativa Imola «punta soprattutto sulla differenziazione, anche anagrafica, e ampliamento del pubblico. In questa direzione – spiega l’assessore – anche grazie al Piano regolatore della cultura, che mette assieme le istituzioni con i protagonisti e gli organizzatori di eventi di programmare assieme, in questo ultimo periodo oltre a proseguire sul tema dell’opera, della prosa e dei vari cartelloni tradizionali, ne abbiamo aggiunti altri come quello per ragazzi e quello più sperimentale del teatro di ricerca. Questa è la strada che stiamo seguendo e che sta dando risultati molto incoraggianti».

Sulla scuola di musica Baroncini «oltre al rinnovo del corpo docenti – spiega Gambi – che hanno un impatto economico non indifferente, punteremo a potenziare la presenza della Scuola anche nelle frazioni e, nuova cosa, iniziative rivolte a chi non è iscritto alla scuola incrementando il numero dei concerti e degli eventi formativi, gratuiti, in città».

Biblioteca e musei

La Biblioteca «dopo le scuole – rimarca l’assessore – è il luogo culturale e formativo più frequentato in città. Parliamo di una media di 450 persone al giorno. La necessità è abbracciare la sfida dei cambiamenti tecnologici della fruizione culturale. Dalla possibilità di effettuare l’autoprestito all’uscita della struttura all’incremento delle piattaforme digitali, dall’offerta plurilinguistica di libri e materiale consultabile al potenziamento dei servizi nelle sei biblioteche decentrate nel territorio, sono solo alcuni dei progetti che porteremo avanti nel corso dei prossimi mesi».

Infine quest’anno sarà l’anno della riapertura del museo San Domenico. «Con la nuova area archeologica che verrà inaugurata a breve, il quarto percorso contenutistico che offriremo al pubblico e con la donazione importante fatta dagli artisti Bertozzi e Casoni – conclude Gambi – finalmente la struttura tornerà alla sua piena funzione divulgativa».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui