La sarta 86enne cessa l’attività. Aldina Avanzi sarta da circa 72 anni ha deciso che venerdì 31 ottobre sarà l’ultimo giorno di lavoro. Dalle vetrine del suo negozio sono stati già tolti gli abiti da sposa, meta di curiosi e clientela anche da Cesena e territori collinari. Aldina ama molto le sue stoffe, ma nei giorni scorsi, con un decisione sofferta ha deciso di darle ad un’associazione noprofit per ragazzi speciali. Ora potrà godersi la pensione.
Gambettola, dopo 72 anni di lavoro Aldina si ferma: «Fare la sarta è sempre stato il mio sogno»
 
 La sarta da record
Aldina, è nata il 28 febbraio 1939, e a 86 anni e 8 mesi ha deciso di smettere. È originaria di Mesola (provincia di Ferrara), ma si è trasferita a Gambettola oltre mezzo secolo fa con un figlio giovane per scappare da un marito violento e sempre ubriaco. A Gambettola si è ricostruita una vita, ha avviato il suo negozio in via Pascucci, ha organizzato sfilate di moda, ha cantato per un quarto di secolo nel coro lirico “Alessandro Bonci” di Cesena, e l’anno scorso ha scritto anche la sua storia nel libro “Aldina, il romanzo della mia vita, una vita da romanzo”.
L’emozione di tutta una vita
«Ho sempre desiderato fare la sarta - racconta Aldina con gli occhi che le brillano – da bambina sono andata a lezione da un sarto locale e visto che non poteva prestarmi la macchina da cucire me la portavo da casa con la carriola. Ma non faceva vestiti da sposa. Allora, con mia sorella, decisi di andare a imparare il mestiere a Milano dallo stilista Armani e là mi sono diplomata sarta. Ritornata a casa, mi sono sposata, ma poi sono dovuta scappata da Mesola, perché il mio ex marito era sempre ubriaco. Mi picchiava ed ero terrorizzata per i figli. Così sono arrivata a Gambettola a fare la sarta e ho trovato tantissimi amici. Negli anni d’oro confezionavo abiti da sposa a raffica. Non li ho mai contati, ma ne ho fatti almeno 5 mila. Però ho anche cantato come soprano per 24 anni (dal 1996 al 2020) nel coro lirico “Alessandro Bonci” di Cesena. Ho partecipato anche ad un trasmissione tv con Mike Bongiorno. Oggi sono una nonna felice: con due bei nipoti, e una bellissima pronipote». «Un unico rammarico – conclude – non aver trovato chi volesse proseguire la mia attività: eppure questo è il lavoro più bello del mondo».