Gambettola, aggredito da un pitbull: «Mi sentivo in un film horror»

«Mi sembrava di vivere in un film dell’orrore, con un dolore tremendo e i denti del grosso animale nella mia carne». È tornato a casa il pensionato ferito giovedì scorso in via Montanari, ma è ancora sotto shock per un’aggressione selvaggia da parte del pitbull del vicino di casa. Le ferite fisiche si rimargineranno ma quelle mentali rimarranno indelebili.
L’aggressione
Giovedì alle 7,30 un pensionato gambettolese 65enne è uscito di casa in tenuta sportiva per la solita camminata mattutina. Ha sentito abbaiare alcuni cagnolini dalla parte opposta della strada, senza realizzarne il motivo, ma fatti pochi metri, quando ha superato il cancello dell’abitazione in costruzione vicina alla sua, si è trovato faccia a faccia con il peggior incubo. Un pitbull sfuggito al controllo del proprietario, era sceso minaccioso in strada. Prima ha abbaiato al pensionato rimasto pietrificato e poi lo ha addentato al braccio. Solo l’arrivo della padrona dell’animale ha evitato che l’arto venisse sbranato completamente. Quindi una prima medicazione sul posto, tamponando le ferite con la maglietta poi arrotolata sul braccio come laccio emostatico per frenare l’uscita copiosa del sangue. Quindi l’arrivo dell’ambulanza del 118 e il trasporto d’urgenza all’ospedale Bufalini.
Il racconto della vittima
«Mai mi sarei aspettato una situazione del genere - afferma Franco, ancora visibilmente scosso – mi sono sentito come se fossi in un film dell’orrore. Quando il pitbull mi ha addentato in profondità ho gridato aiuto più volte. Ho tentato di staccare l’animale e mi sono ferito entrambe le mani. Il dolore è stato lancinante e mi sono tolto la maglietta arrotolandola sul braccio per fermare l’uscita di sangue. Per fortuna che l’ambulanza è arrivata in tempi rapidi. All’ospedale Bufalini mi hanno medicato con cura. Dopo aver effettuato radiografie ed esami vari è risultato che non si sono stati staccati i tendini. I medici mi hanno detto che, vista la tipologia dell’aggressione, posso considerarmi molto fortunato. Mi hanno dato al momento 20 giorni di prognosi e servirà poi la riabilitazione. Non posso utilizzare l’auto per le ferite, quindi per le medicazioni e il cambio delle bende mi devo far trasportare. Cerco di stare tranquillo e a riposo assoluto. Penso che poi smetterò di andare a camminare».
Scossi anche i residenti
«A Gambettola negli ultimi tempi sono successi alcuni episodi inquietanti e ci mancava solo l’aggressione di un pit bull - affermano alcuni residenti – cancelli spesso ridicoli e reti alte appena un metro, facilmente scavalcabili da cani che hanno l’aggressività nel loro dna. Il comportamento irresponsabile è dei loro proprietari che non adottano le misure elementari perché non possano uscire in strada. Un gesto che toglie sicurezza a tutti. Pensate ai bambini che girano da soli o anche a persone comuni che non possono difendersi. Non basta mettere solo dei velo ok per dare sicurezza alla città».