Gambettola, l’appena risistemato viale Carducci compie un secolo di vita

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GAMBETTOLA. Lo storico viale Carducci ha cento anni. Il viale più grande di Gambettola che unisce la stazione ferroviaria al cuore della città in questi giorni registra il primo secolo di vita.

Il primo progetto

Viale Carducci è la strada più grande della città e storicamente sede del mercato settimanale, dell'ex fabbrica del cemento, della fabbrica del pomodoro, di altre varie aziende e magazzini della frutta. È la via maestra che collega la stazione ferroviaria al centro città e viene anche chiamata il viale della stazione. Venne pensata per la prima volta nel 1890, quando venne redatto un primo timido progetto per una nuova strada che, in linea retta, collegasse la nuova stazione con il centro del paese. Allora la stazione era fuori dal centro cittadino, che era molto più ridotto rispetto a oggi, anzi c'erano vari tratti senza abitazioni e fabbricati. Il primo progetto andava a sbucare vicino alla piazza Cavour. Ma i tempi non erano ancora maturi e nel 1890, a causa degli alti costi, il progetto venne abbandonato.

Secondo progetto sofferto

A inizio novecento la stazione cominciò a macinare molto lavoro e traffici commerciali. La vecchia strada utilizzata per collegare la stazione con il paese era via Buozzi che ancora oggi costeggia la ferrovia e il torrente Rigossa e arriva in centro ma più a monte. Ma non era più in grado di sostenere il traffico in aumento. Gli amministratori comunali allora decisero di riprendere in mano il progetto nell'anno 1908. Ma anche all'epoca il consiglio comunale decise di bocciare il progetto per il costo di costruzione. Si trattava di spendere 26.500 lire, una cifra ritenuta in quel momento troppo impegnativa. Anche nel 1914, e a maggiore ragione, venne bocciato un altro nuovo progetto dal costo di 45.000 lire, visto che la prima guerra mondiale era alle porte e non si voleva impegnare il denaro pubblico per altri progetti.

La realizzazione

Finita la prima guerra mondiale, il consiglio comunale riprese coraggio e diede il via alla costruzione in modo che tra gennaio e febbraio 1920 la strada fosse finalmente ultimata. Nell'occasione venne introdotta una modifica sul tracciato: sempre strada dritta, ma che non terminava più in piazza Cavour, ma sbucava più a nord. Per l'intitolazione venne scelto il nome del poeta Giosuè Carducci.

Recenti lavori

Viale Caducci è lungo circa 900 metri ed è stato oggetto di importanti restauri nei mesi scorsi, che in parte sono ancora in corso per le rifiniture. A volere fortemente i restauri è stata la precedente amministrazione comunale guidata da Roberto Sanulli, che vi ha destinato 800.000 euro, in due stralci. Un primo stralcio ha toccato il tratto dalla stazione a via Costa, mentre il secondo stralcio da via Costa a viale Matteotti è stato proseguito dall'attuale amministrazione. La riqualificazione ha riguardato i marciapiedi con inserimento di pista ciclabile, nuove panchine e pavimentazione dell’area riservata ai pedoni. Sostituite alcune piante, posizionato il nuovo arredo urbano e sostituita quasi l’intera illuminazione pubblica, con pali illuminanti moderni.

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