Gambettola: il cinema festeggia un secolo di vita

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Una storica scritta torna al suo posto, in vista del centesimo anno di proiezioni per la sala cinematografica di Gambettola, rimasta un secolo intero in mano alla stessa famiglia. Oggi a gestire la multisala “Abbondanza” è la quarta generazione, un caso più unico che raro. L’attività, in un secolo di vita, ha vissuto solo due momenti difficili: la seconda guerra mondiale e la pandemia da Covid-19. La sala fu aperta all’angolo tra corso Mazzini e viale Carducci, col nome di teatro Verdi, su iniziativa del trisnonno Luigi Abbondanza, che poi passò tutto ai tre figli Wilson (detto Rino), Desdemona e Quinta. Successivamente fu presa in mano da Sergio Biondi, figlio di nonna Desdemona, che ancora oggi la cura assieme alle figlie. Alla fine degli anni Cinquanta, il cinematografo fu spostato nell’edificio di fronte, dove si trova attualmente, ma la proprietà è rimasta in capo alla famiglia Biondi-Abbondanza.

La storica scritta riapparsa

Ora, ritinteggiato il palazzo che lo ospitava in origine e aggiunta la storica scritta “Teatro Verdi”, si è risvegliata la memoria di tanti gambettolesi con i capelli bianchi, che hanno ripensato ai bei tempi della loro gioventù, passati là per veglioni e feste (tipica “La rosa d’inverno”), convegni o per guardare i film, all'inizio in bianco e nero.

«Mio padre Tullio Campana (nato nel 1915 e morto nel 2012), per conto della segreteria locale della Dc - ricorda Manlio Campana, ex sindaco di Gambettola - organizzò al Verdi alcuni convegni e vari cineforum e per noi giovanetti era una gioia prendervi parte».

Prendendo atto che la facciata era ormai fatiscente, la famiglia Biondi ha deciso di restaurarla e di far ritornare al suo posto la vecchia scritta che era stata cancellata mezzo secolo fa. Nei giorni scorsi, è stata rifatta a mano dall’esperto restauratore Simone Canolicchio, usando i caratteri dell’epoca. Subito ha attirato l’attenzione e la curiosità dei residenti, soprattutto quelli che non ne conoscevano la storia. L’edificio era composto da una grande sala, un corridoio, il botteghino e altri locali. Poi fu presa la decisione di trasferirsi di fronte, in locali più spaziosi.

Riapertura in vista

Ora si sta avvicinando il centenario di attività cinematografica della famiglia Biondi e la ricomparsa di quel nome ha acceso emozioni e attese sulla nuova stagione di proiezioni, che partirà il 18 settembre. Per le sale cinematografiche, tra lockdown e stop a singhiozzo, gli ultimi due anni sono stati un calvario per le sale cinematografiche. Più che mai per quella di Gambettola, che è una multisala chiusa d’estate. Ma quello che va cominciare è decisamente un anno particolare. Il capofamiglia, Sergio Biondi, 94 anni da compiere a breve, e le figlie Alessandra e Cristina si apprestano a riaccogliere gli appassionati nelle sale “Metropol” e “Caracol”: «Il numero dei posti nell’ultimo anno è stato ridotto per le normative anti-Covid da 400 a 250 posti, ma tutti comodi - affermano - Ora, dopo tanta attesa, siamo speranzosi che questa volta possa andare tutto bene, quando dal 18 settembre torneremo a riaccendere le luci della multisala. La passione che i nostri avi hanno messo nell’avviare con sacrifici il teatro e il cinema a Gambettola permette ancora oggi a tante famiglie di passare ore serene in amicizia e spensieratezza».

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