Gambettola, ideato castello dell'acqua per ragazze madri in Camerun

Cesena

È decollato il “castello dell’acqua” in Camerun, nato dall’ingegno e dalla generosità dell’architetto Gianni Bisulli, che lo ha elaborato e poi donato, su richiesta di don Gaetan Bissa, per alcuni anni aiuto parroco a Gambettola. L’associazione “Tabitha” sta sostenendo un progetto per la località di Sangmelina, nel sud del Camerun. È una zona molto povera, fino a non molto tempo fa completamente priva dei servizi elementari. Alla onlus aderisce anche don Gaetan Bissa, venuto in Italia per studiare e prendere i voti ma originario del Camerun. Dopo la scuola teologica a Roma e in altre città italiane, ha prestato servizio per alcuni anni in parrocchia a Gambettola, tornandovi in visita anche successivamente. «Alcuni giorni fa - riferisce il parroco di Gambettola, don Tonino Domeniconi - è venuto a trovarci per ringraziare dell’appoggio ricevuto e per illustrare lo stato dell’arte del suo ambizioso progetto in favore di un centro di formazione professionale per ragazze madri nel suo Paese d’origine». Grazie alla disponibilità di alcune macchine da cucire, queste giovani mamme ora possono sperare in un futuro migliore per sé e per i loro figli. Don Gaetan è riuscito a dare consistenza a questa attività all’interno di una zona rurale poverissima e priva di infrastrutture e scuole. Il sacerdote camerunense ha chiesto e messo assieme le offerte e gli aiuti necessari per realizzare, due anni fa, un ostello col piccolo centro di formazione e con annesso un asilo. Qui si dà accoglienza, istruzione professionale, educazione umana e spirituale alle ragazze madri, spesso poco più che bambine, abbandonate dai padri con cui hanno concepito i figli e dalle famiglie. Nell’ultimo anno questo Centro di accoglienza e formazione si è dotato di un pozzo con un serbatoio sopraelevato di riserva per l’acqua. Un passo che ha consentito alle ragazze di seguire corsi di cucito e ricamo, con la prospettiva di aggiungere altri servizi in futuro. Il gambettolese Gianni Bisulli, conosciuto per aver svolto in passato anche vari incarichi politici in Provincia, nel Comune di Longiano e nell’Unione Rubicone e mare, è ora titolare di uno studio in via Montanari. Racconta così il suo incontro don Bissa, detto “don Gaetano”: «Non frequento la parrocchia, ma durante le benedizioni pasquali don Gaetano è venuto da me e vista la mia attività di architetto mi ha chiesto una mano per realizzare un pozzo che desse acqua al Centro. Ho acconsentito di progettare la struttura, da porre a 7 metri d’altezza sopra al pozzo, concepita per sorreggere una cisterna da 5.000 litri d'acqua, che per forza di gravità poi funziona come acquedotto a servizio del Centro. Nella zona spirano venti equatoriali forti e la progettazione di cui ho fatto dono ne ha tenuto conto». Nei giorni scorsi, ecco la bella sorpresa: «Don Gaetano è tornato a trovarmi per ringraziarmi. Siamo tutti soddisfatti del risultato e mi ha fatto vedere foto e mi ha portato la sua testimonianza diretta. L’hanno ribattezzato il “castello dell'acqua” ed è diventato un punto di riferimento per tutta la zona».

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