Gambettola, cent'anni per il cinema con la sorpresa Secondo Casadei

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Una storica sala cinematografica festeggia il primo secolo di vita e guardando indietro riscopre tra i suoi collaboratori il padre del liscio, Secondo Casadei, il padre del liscio, reclutato quando era ancora un ragazzo per suonare in accompagnamento ai film muti. Quattro generazioni della stessa famiglia si sono alternate nelle proiezioni degli ultimi cent’anni alla multisala “Abbondanza-Biondi”. Forse è l’unico caso in Italia di uno spazio cinematografico rimasto per un secolo intero in mano alla stessa famiglia

Un’affascinante storia

All’angolo tra corso Mazzini e viale Carducci, la sala iniziò l’attività nel 1922, col nome di teatro Verdi, su iniziativa del trisnonno Luigi Abbondanza, detto Gigein (Gigino), che poi passò la gestione ai tre figli Wilson (detto Rino), Desdemona e Quinta. In seguito l’attività venne presa in mano da Sergio Biondi, figlio di Desdemona. Oggi è gestita dalle figlie di Sergio, Cristina e Alessandra. In un secolo di vita ci sono stati due momenti difficili, con stop delle proiezioni: durante la seconda guerra mondiale e per colpa della pandemia da Covid-19. Alla fine degli anni Cinquanta il cinematografo fu spostato nell’edificio di fronte, dove si trova ancora oggi. L’anno scorso il palazzo dove si proiettava nel 1922 è stato ritinteggiato aggiungendo la scritta “Teatro Verdi”. È bastata quella scritta per risvegliare nei gambettolesi il ricordo dei tempi della loro gioventù, passati all’interno della sala anche per veglioni, feste, convegni o per guardare i film che all’inizio erano “muti” e in bianconero. Gli ultimi due anni sono stati difficili per le sale cinematografiche, colpite dai lockdown per il Covid. Ma il capofamiglia, Sergio Biondi, 94 enne, e le figlie Alessandra e Cristina, che gestiscono le due sale “Metropol” e “Caracol”, e hanno tenuto duro.

Secondo Casadei

All’inizio del 1923, Secondo Casadei, che allora aveva 16 anni, suonava il violino e frequentava per amicizia il gambettolese Giovanni Fantini, detto Piazarein, che suonava la chitarra, figlio di Giuseppe, clarinettista che ogni tanto suonava con Emilio Brighi, figlio di Carlo, musicisti detti Zaclèn, di Fiumicino di Savignano. A Gambettola i due Fantini e Casadei vennero ingaggiati da Luigi Abbondanza, che proiettava le prime pellicole e aveva bisogno di attirare i clienti. Dovevano suonare motivetti prima fuori e poi dentro al cinema, mentre le immagini scorrevano mute. Al termine della serata, Abbondanza dava loro 4 lire a testa. Poi Secondo entrò nel 1924 nell’orchestra di Emilio Brighi, come secondo violino , e nel 1928 fondò un’orchestra tutta sua.

La festa per i cent’anni

La settimana prima del centenario, sabato 17 settembre, la sala riaprirà dopo la pausa estiva e il sabato dopo festeggerà l’anniversario, con l’evento “Un sogno lungo 100 anni”, che avrà inizio alle ore 20. Sarà una rievocazione storica delle prime proiezioni del bisnonno Luigi Abbondanza “Gigein”, con proiezione di un film muto (una pellicola del 1924, con la regia di Buster Keaton, restaurata dalla Cineteca di Bologna), accompagnamento musicale dal vivo a cura del pianista Alex Grilli, introduzione di Pier Paolo Moretti e una breve storia del cinema con alcuni ospiti, tra cui Riccarda Casadei figlia di Secondo. Poi momenti di spettacolo e aperitivo finale. L’ingresso costa 7 euro. Biglietti in prevendita ala cartoleria “Teorema” in corso Mazzini 65 o alla multisala “Abbondanza” incorso Mazzini 51.

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