Gambettola, a 77 anni in cammino per 800 km mentre si allaga la casa

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In cammino per Santiago col magone dell’alluvione a casa. Il 77enne Roberto Branducci, detto Garrincha, è tornato da qualche giorno nella sua Gambettola, dopo aver realizzato un’altra impresa durata quasi un mese. Questa volta non viaggiava da solo, come è solito fare, ma era in compagnia di un altro gambettolese, il 60enne Mario Toni. Dopo essere andato alla conquista delle cime più importanti del mondo, per lui questa potrebbe essere considerata una passeggiata, se non fosse per l’età che avanza. All’arrivo a Santiago i certificatori del famoso cammino hanno sottolineato che era stato il più anziano tra i camminatori del mese di maggio. In gioventù, oltre a fare il parrucchiere in centro a Gambettola, si è dedicato alla sua grande passione per la montagna. È stato una dozzina di volte tra le cime più impervie del mondo, dalle Ande sudamericane alle vette del Nepal. In un inferno di ghiaccio, una delle ultime volte, ha rischiato grosso per una mano congelata. L’ultima grande impresa l’ha fatta sei anni fa sulla cima dell’Ama Dablam, quando a 71 anni ha raggiunto i 6.856 metri di altitudine, sull’Himalaya». Adesso ha affrontato una camminata in piano e decisamente più semplice, ma con un grosso patema. «Io e Mario siamo partiti il 26 aprile alla volta di Saint Jean Pied de Port, al confine tra Francia e Spagna - racconta - e siamo rientrati a Gambettola pochi giorni fa. Il cammino è durato 24 giorni, per 800 chilometri totali, una media di circa 33 al giorno, per arrivare a Santiago de Compostela. La cosa più bella è stata incontrare lungo il cammino tante persone con cui si diventa subito amici. Molti europei, ma anche brasiliani, boliviani, australiani, statunitensi, e anche molte donne. A tutti dicevo “ben trovati, io sono Garrincha, arrivo da Gambettola di Romagna” e tutti mi applaudivano, forse perché conoscono il mitico calciatore. All’arrivo in piazza a Santiago de Compostela, davanti alla cattedrale, è stata una grande festa, con abbracci e sorrisi. Un incontro inaspettato lungo il percorso è stato con Thiago Emiliano da Silva ex calciatore del Milan (dal 2008 al 2012 ha vinto un campionato e una supercoppa e poi è andato al Paris Saint Germain e al Chelsea, ndr): il campione della Nazionale brasiliana faceva il percorso con la moglie». Poi Garrincha aggiunge: «La fatica è stata tanta. Camminare 9 ore per 24 giorni, a 77 anni, comincia a pesare. Poi, quasi come un beffa, in Spagna non ha fatto una goccia d’acqua, mentre a Gambettola c’era l’alluvione. Anche a casa mia è entrata l’acqua, fuoriuscita dalle fogne, e ha allagato il piano terra. Sono stato col magone per giorni. Mi informavo spesso con moglie e figlio. Ma non c’erano aerei a disposizione per ritornare subito a casa. Allora ho stretto i denti e completato il cammino. Anche perché lo dedico a una parente che sta attraversando un brutto momento, e per chi crede completare il percorso è di buon auspicio. Prima di partire sono stato varie volte dal fisioterapista Vincenzo Venturi e mi ero preparato con varie camminate». Mario Toni, ex edicolante 62enne, aggiunge: «A volte siamo andati avanti fino allo sfinimento, anche con qualche problema fisico. Il tempo è stato perfetto, anche troppo caldo, e infatti mi sono bruciato. Non so bene perché sono partito ma ho sentito il bisogno di farlo, e dedico il cammino a chi mi vuole bene, in particolare a mia moglie. Lungo il percorso ho visto tanta natura e animali tra cui mucche, cavalli, rondini, cicogne: ho pensato ai miei genitori scomparsi, che erano contadini e avrebbero apprezzato i luoghi. Anche se a casa mia non ci sono stati danni, ho sofferto per l’alluvione. Ma in Romagna siamo una razza forte e ne verremo fuori tutti insieme».

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