Ligabue al Fulgor, tutte le foto

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In un cinema gremito di fan pronti con i telefonini in mano per immortalarne l’ingresso, Luciano Ligabue entra in sala con un po’ di ritardo dalla porta sul fondo. Con lui ci sono il produttore Domenico Procacci e la coprotagonista di “Made in Italy” (con Stefano Accorsi) Kasia Smutniak. Salutano gli spettatori che, eccitati, li seguono con lo sguardo fino a sotto il grande schermo.
Siamo nel Fulgor che ha appena riaperto, in quella Rimini così ben conosciuta dal “Liga”. A fare gli onori di casa il sindaco Andrea Gnassi che introduce l’incontro, ringrazia Luciano e manifesta l’emozione di averlo qui: «La via Emilia va nel mondo e continua a immaginarlo – dice –. Rimini sta cambiando con tanti nuovi progetti; è una terra che ha solide radici e sguardi nuovi. La nostra città è come il blues (e qui cita Ligabue, ndr), non è perfetta ma è libera. Siamo figli di Fellini, amici di Luciano e lo accoglieremo ogni volta che vorrà tornare».
«Vi ringraziamo per averci invitato in questo luogo mitico – aggiunge Procacci – sia perché legato a Fellini, sia perché è un cinema come quelli di una volta. Sono affezionato a Rimini perché metà della mia famiglia è di qui. Inoltre qui in sala ci sono tante persone riminesi che lavorano con noi da anni come Laura Paolucci (che ha dato preziosi consigli anche per il finale del film), Ivan Fiorini e ancora il fotografo Chico De Luigi».
Poi tocca al Liga intervenire, col suo look casual (giacca e T-shirt): «Sono contento e abbastanza provato perché questa mattina abbiamo presentato il film alla stampa ed è stata una giornata intensa in cui ho parlato tanto. È un piacere essere qui perché anche per me Rimini è rappresentata dalle persone che ha citato Domenico, con me per tutti e tre i film che ho fatto. In più proprio in questa sala, mentre giravamo “Da zero a dieci” in pellicola, venivamo a guardare i giornalieri. Quindi per me è un ritorno, e mi piace rivederlo in questa nuova veste».
«Ora – aggiunge il regista – ci fermeremo un attimo per vedere insieme a voi l’inizio del film e poi dovremo scappare perché domattina ci aspettano a Milano per altre presentazioni del film. Spero vi divertiate e vi emozioniate a vederlo».
«Stavo pensando – interviene Kasia Smutniak – che ormai vado sempre meno al cinema, purtroppo, soprattutto perché abbiamo un figlio piccolo, e spesso le sale devono inventarsi qualcosa di nuovo per attirare il pubblico. Qui al Fulgor sembra di stare in un sogno di Fellini e mi piacerebbe avere una sala come questa a Roma. State per vedere un film bellissimo e sono emozionata per voi che lo vedete per la prima volta».
“Made in Italy” – terzo film del regista dopo Dopo “Radiofreccia” (1998) e “Da zero a dieci” (2002), girato qui, è una tormentata dichiarazione di amore verso il nostro Paese, con le parole e la musica di Luciano attraverso lo sguardo di Riko, un uomo onesto alle prese con una vita in cui tutto sembra essere diventato improvvisamente precario. Il film uscirà nelle sale il 25 gennaio,

di IRENE GULMINELLI

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