Galeata, il commmosso addio a Gabriele D'Amato

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Galeata ha accompagnato Gabriele D’Amato nel suo ultimo viaggio. Ieri mattina era gremita da persone di ogni età la Sala del Regno dei Testimoni di Geova di via Pantano 18, dove è stato dato l’ultimo saluto al 20enne morto tragicamente in un incidente stradale lunedì scorso. Oltre ai 400 presenti erano collegati per assistere al funerale, tramite la piattaforma Zoom messa a disposizione dei Testimoni di Geova, altre 1.500 persone da tutta Italia.

Molti i cittadini e gli amici che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Gabriele, compresa la sindaca Elisa Deo, tutti si sono stretti attorno ai genitori Vito e Anna e al fratello Daniele per esprimere il loro più sentito cordoglio per la scomparsa improvvisa del ragazzo. All’interno della Sala del Regno e all’esterno, dove il discorso è stato trasmesso con un impianto acustico prolungato, era palpabile la commozione dei presenti.

Il ministro di culto, Kevin Matturro amico di Gabriele, nel discorso funebre ha ricordato l’impegno del giovane in qualità di studioso della Bibbia ed evangelizzatore. «Negli ultimi anni Gabriele aveva deciso di riservare una buona fetta del suo tempo come volontario impegnato a far conoscere la parola di Dio alle persone della sua zona. Gabriele era benvoluto per il suo altruismo e cordialità dai suoi confratelli testimoni di Geova, dai colleghi di lavoro, vicini di casa, ex compagni di scuola, concittadini e da tanti altri conoscenti».

Nello stesso discorso sono state spiegate, tramite la Bibbia, non solo le ragioni della morte, degli avvenimenti tragici e imprevisti come quello incorso a Gabriele, ma anche la speranza della resurrezione dei morti descritta nel Vangelo, che lo stesso Gabriele conosceva e condivideva con altri nella sua opera di evangelizzazione. La cerimonia si è conclusa con un canto e una preghiera.

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