Gabriele Frasca vince il Premio Pagliarani per la poesia

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Introdotta dai versi dedicati all’Alfabeto vivo di Giosetta Fioroni, premio alla carriera di questa edizione, si è svolta ieri quella che la poetessa Maria Grazia Calandrone ha definito «una festa dedicata alla poesia», l’eredità del poeta riminese Elio Pagliarani, ovvero l’ottava edizione del Premio nazionale di poesia a lui dedicato.

Presentando il volume appena pubblicato che raccoglie gli interventi di cinque anni apparsi sulla rivista online “Rossocorpolingua”, dedicata all’opera di Pagliarani e al lavoro di molti autori, l’editore Piero Cademartori ha sottolineato come il Premio abbia riunito, nel corso degli anni, autori che rappresentano l’attenzione alla ricerca, alla cultura, alla sperimentazione.

Andrea Cortellessa ha letto la motivazione del premio a Giosetta Fioroni a cui è andata un’opera di Gianmaria Tosatti. Un premio che arriva dopo quelli assegnati nelle passate edizioni a vari compagni di strada di Pagliarani: Balestrini, Ballerini, Vasio, Bordini, Pedullà, Nicolai. La consegna a un’artista di un’opera d’arte del nostro tempo ricorda, ha detto Cortellessa, quale sia stata per Pagliarani l’importanza tra la parola e le arti figurative, specie nelle frequentazioni con molti artisti nella grande stagione romana degli anni Sessanta, che fu per il poeta riminese una gioiosa espressione di libertà, con un’idea dell’arte, diceva, che era una totalità: «miele elettrico dell’euforia».

Vincitori sono risultati: Gabriele Frasca per la poesia edita con “Lettere a Valentinov” e per le raccolte inedite ex aequo Valentina Proietti Muzzi e Valeria Cagnazzo.

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