Furto di pallet da Amadori: 3 denunciati e un licenziato

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Amadori, licenziamenti e cause davanti al giudice del lavoro. Per l’azienda di San Vittore quella del prossimo 13 dicembre davanti al Tribunale di Forlì per discutere del caso di Francesca Amadori (lasciata a casa dall’azienda di famiglia) non sarà l’unica causa di questo tipo del prossimo periodo. Tra i licenziati recenti dallo stabilimento di San Vittore infatti c’è un’altra persona, cesenate over 50, in questo caso un uomo, non una donna. Un cesenate che si trova al centro di un contenzioso con l’azienda per la quale ha lavorato per anni e nella quale chiederà alla magistratura di rientrare al più presto.

Il fascicolo, dal punto di vista penale, è ancora sul tavolo della procura della Repubblica che sta portando a termine le indagini. L’accusa, ipotetica, è di furto aggravato.

Dagli stabilimenti di via Del Rio sono infatti scomparsi centinaia di pallet. I bancali sui quali vengono appoggiate le merci da caricare e trasportare, fino a prima della crisi energetica costavano attorno ai 10-12 euro l’uno. Con gli aumenti di costi degli ultimi periodi un unico pallet anche se usato può arrivare a costare anche attorno ai 20 euro. Va da sé come centinaia di pallet spariti nel nulla costituiscano un danno economico ingente.

All’interno dell’azienda, una volta verificato l’ammanco, sono state effettuate delle indagini. Che hanno portato gli uffici legali di Amadori a denunciare tre persone. Uno è appunto il dipendente over 50 cesenate che, contestualmente alla denuncia per furto sporta, è stato anche lasciato a casa in tronco “per giusta causa”. Gli altri due sono un autotrasportatore ed un operaio ma di una azienda esterna all’ Amadori. I tre, secondo le accuse per ora soltanto ipotizzate nelle carte, avrebbero collaborato per caricare un numero a due zeri di pallet su un camion e farli sparire nel nulla. L’ Amadori ha allegato alla denuncia di furto un certo quantitativo di prove dell’accaduto che adesso è al vaglio della magistratura inquirente che deve formulare l’accusa penale. Per il dipendente però il licenziamento è scattato subito dopo il deposito della denuncia.

Si tratta di un cesenate che si è sempre dichiarato all’oscuro di tutto e lontano da qualsiasi ipotesi di infedeltà all’azienda. Per questo presenterà un ricorso al giudice del lavoro contro il licenziamento subito. Nel quale chiederà il reintegro nel posto di lavoro ed il risarcimento per il danno economico patito essendo stato licenziato “senza motivo”.

Un nuovo caso da esaminare per il Tribunale di Forlì dunque; che avrà tempi tecnici più lunghi rispetto a quello invece riguardante il licenziamento (con l’accusa di “assenteismo”) di Francesca Amadori. L’ex responsabile dell’ufficio comunicazione dell’azienda ed il suo ricorso contro l’allontanamento dai vertici del colosso avicolo, come noto sarà in aula già a partire dal prossimo 13 di dicembre. Ad ora non è ancora chiaro (nessuna delle due parti in causa si sbottona nel merito) se si tratterà di un udienza in cui al giudice verrà chiesto un risarcimento per ingiusto allontanamento dall’impiego o se invece Francesca Amadori chiederà anche tramite il giudice, all’azienda di suo padre e di suo nonno, di essere reintegrata sul posto di lavoro.

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