Furti a raffica in ristoranti, negozi e tabaccherie

Archivio

Furti a raffica, in parte messi a segno, in parte tentati, hanno interessato martedì notte diverse attività, dislocate lungo un percorso che va dal centro di San Giovanni in Marignano fino al confine con Morciano di Romagna. A finire nel mirino di quella che probabilmente è una banda, neanche troppo organizzata, sono stati ristoranti, tabaccherie, negozi di alimentari, ma anche pizzerie da asporto, una macelleria e persino un frantoio. «Arrivati al ristorante, abbiamo pensato si trattasse di un singolo episodio, – spiegano i titolari del ristorante Ca’ Rundél di San Giovanni in Marignano - invece in un secondo momento abbiamo appreso dalla Federazione tabaccai che purtroppo i furti avevano colpito anche altre attività». Per loro, oltre al danno la beffa, perché il caso ha voluto, sottolineano con amarezza, che «l’ordine delle sigarette, a cui provvediamo ogni due settimane, fosse arrivato proprio martedì. Il che ha provocato un danno economico importante». Ma il peggio è che i malintenzionati non si sono limitati a quel primo bottino, trafugando anche «una cinquantina di bottiglie birre artigianali di pregio». Un dettaglio non trascurabile è che i criminali conoscevano il locale, perché «sono entrati dal lato privo di telecamere, rovinando poi quelle collocate in altre punti del ristorante». Ripensandoci a mente fredda e col senno di poi, alcune sere fa era stato notato «un furgone scuro che viaggiava a velocità molto ridotta davanti al ristorante. Passando più volte anche dalle stradine laterali a fondo chiuso, per poi tornare indietro». Di sicuro «a bordo c’erano un uomo ed una donna che non avevamo mai visto prima e che perlustravano la zona», rammentano i titolari del locale con oltre cento anni di storia. Adesso l’episodio scandito in più fasi è al vaglio degli investigatori che precisano: «Alcuni furti però sono stati solo tentati». Dal canto suo il sindaco di San Giovanni in Marignano afferma «di aver piena fiducia nei carabinieri guidati dal capitano Antonino Miserendino che fin dal mattino di ieri erano all’opera per visionare le telecamere ed avviare le indagini». Al contempo sottolinea tuttavia il suo «dispiacere perché sono state colpite attività produttive del territorio».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui