Furbetti del cartellino in Questura a Rimini, due patteggiano

Rimini

RIMINI. Avrebbero alterato i fogli delle presenze per assentarsi e occuparsi dei fatti loro durante l’orario di lavoro. Un sistema che coinvolgeva un gruppetto di quattro impiegati civili in servizio, con la qualifica di assistenti amministrativi, alla caserma “Mosca” della polizia di Stato. “Furbetti” del cartellino smascherati, alla fine del 2015, grazie a un’inchiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani e degli uomini della Squadra mobile di Rimini. La vicenda, che nel 2016 portò anche all’emissione di misure cautelari, è approdata davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini che ha rinviato a giudizio, con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, due 51enni che saranno processati a partire da 23 aprile 2020. Hanno invece chiuso direttamente i conti con la giustizia gli altri due imputati: uno, 56 anni, ha patteggiato la pena, sospesa, di undici mesi di reclusione, l'altro, un 47enne originario della provincia di Cosenza, sei mesi.

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