Frutta e verdura a tavola, facciamo il pieno di salute

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Frutta e verdura cruda, meglio se bella da vedere e dissetante, sono i “must” della primavera/estate in fatto di alimentazione. Succose e appetitose come le fragole, dissetante come l’ananas, ci sono anche i piselli e gli asparagi a rallegrare le tavole con piatti semplici, veloci e nutrienti da gustare. A parlarci delle proprietà e delle caratteristiche di alcuni prodotti di stagione è Andrea di Donato, dietista dell’Ausl della Romagna.

La fragola

L’intera pianta della fragola ha proprietà benefiche. Il tè di radici e foglie, fresche o essiccate, è un ottimo depurativo del sangue, calma i nervi e stimola gli organi. Le foglie di fragola selvatica sono più efficaci perché hanno una maggior concentrazione di antiossidanti. Il frutto è ricco di vitamina C, A, B1, B2 ma anche di fosforo, calcio, ferro, potassio, magnesio. Contiene antiossidanti utili per sfiammare le articolazioni e combattere i processi di invecchiamento e i radicali liberi, e acido folico. Ha proprietà diuretiche, disintossicanti e rimineralizzanti, risultando quindi di aiuto per l’organismo nell’eliminazione delle tossine. Le fragole apportano moltissimo iodio, si stima circa 13mcg per una coppa di fragole fresche, che, associato al bromo, risulta utile per stimolare la funzionalità della tiroide. La caratteristica più interessante delle fragole è che questi frutti sono una fonte di acido chinico e salicilico. Queste sostanze, insieme alla vitamina C, fanno sì che le fragole abbiano un’azione antinfiammatoria simile all’aspirina, senza avere però le stesse controindicazioni, risultando quindi utili in caso di raffreddamento, reumatismi o infiammazioni croniche. Uno studio scientifico ha dimostrato che l’abbinamento delle fragole con altri frutti di bosco, quali more, mirtilli e lamponi, ha un potente effetto benefico sul sistema cardiovascolare, con il risultato di un aumento del colesterolo buono Hdl, un abbassamento della pressione sanguigna in caso di pressione alta, e un miglioramento della funzionalità delle piastrine.

Unica nota negativa: sono potenzialmente allergizzanti. Questa forma di ipersensibilità (piuttosto diffusa) si manifesta solitamente con sintomi cutanei e alla mucosa orale, più raramente con febbre da fieno, dermatite, orticaria e problemi respiratori.

L’ananas

Attualmente le grandi produzioni di ananas si trovano soprattutto nelle zone tropicali e in Europa; è il frutto in scatola più consumato in assoluto.

Nell’acquisto dell’ananas fresco bisogna evitare i frutti che hanno la buccia tra le losanghe esterne di colore verde-grigio o marrone: nel primo caso sono acerbi, nel secondo sono troppo maturi. La buccia dev’essere arancione sfumato e il frutto deve avere un profumo leggero e caratteristico. La polpa gialla contiene la bromelina, una sostanza antinfiammatoria. L’ananas ha un effetto diuretico: combatte la ritenzione dei liquidi (viene infatti usato nelle terapie per contrastare la cellulite), ed è un buon digestivo. Nelle analisi diagnostiche il succo di ananas (assunto per via orale) può essere utilizzato in radiologia come mezzo di contrasto per gli esami di colangiografia in risonanza magnetica al posto di costose sostanze sintetizzate. L’ananas contiene poche calorie (40 calorie ogni 100g). A quello in scatola viene invece aggiunto dello zucchero, risultando quindi più calorico.

I piselli

I piselli appartengono alla famiglia delle fabacee o leguminose. Sono caratterizzati da un alto contenuto di proteine e sali minerali quali rame, zinco, manganese, e vitamine A, B1, importante per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Ricchi di fibra, risultano quindi importanti per regolarizzare l’intestino e aiutare a controllare i livelli di colesterolo cattivo Ldl. I piselli contribuiscono a depurare il sangue, stabilizzano la glicemia, risultando di aiuto nella prevenzione al diabete, e, dato il contenuto di fitoestrogeni, possono contrastare i sintomi della menopausa. È preferibile il consumo dei piselli freschi, perché più gustosi e nutrienti. Vanno però cucinati, in quanto questi legumi contengono fattori antidigestivi, distrutti durante la cottura.

Ciò che distingue i piselli dagli altri legumi è la generosa quantità d’acqua: variabile dal 72 all’80%. La quantità di proteine e glucidi (carboidrati) non è invece molto elevata se rapportata agli altri legumi: infatti i piselli ne contengono circa il 5,5 ed il 6,5% rispettivamente. Analogo discorso per i lipidi, che sono solo lo 0,6%, proprio per questo i piselli rientrano tra gli alimenti ipocalorici. I piselli sono ricchissimi di acido folico, indispensabile sia per il corretto sviluppo del feto, sia per prevenire patologie cardiovascolari. Le fibre contenute stimolano la motilità intestinale e sono, pertanto, un buon rimedio contro la stipsi.

Anche i piselli presentano però alcune controindicazioni: sono fonte di purine, di conseguenza sono sconsigliati per i malati di gotta.

Gli asparagi

L’asparagus officinalis, o asparago, è una pianta medicinale della famiglia delle liliacee. Le sue proprietà sono note fin dall’antichità, Galeno lo consigliava per le sue qualità diuretiche. È commestibile sia il germoglio che la radice della pianta (come decotto) e stimola sensibilmente la filtrazione renale. Questo aspetto, che per molti rappresenta un pregio metabolico dovuto all’abbondanza di alcuni sali minerali, per altri costituisce il frutto dell’interazione tra alcune molecole presenti negli asparagi ed i reni, ragion per cui l’ortaggio non è univocamente ritenuto consigliabile nell’alimentazione del nefropatico. Come se non bastasse, a causa dell’elevata concentrazione purinica, gli asparagi costituiscono un alimento da evitare assolutamente in caso di gotta difficilmente compensabile. Gli asparagi sono comunque molto ricchi di fibre, pertanto risultano idonei all’alimentazione contro la stipsi; contengono poche proteine e ancor meno glucidi (in prevalenza fruttosio). I grassi sono pressoché nulli. Per quanto riguarda le varietà, gli asparagi verdi hanno un contenuto in carotene e vitamina C leggermente superiore ai bianchi. Le radici hanno le stesse proprietà dei germogli, ma in misura maggiore.

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