Fridays for future mette sul tavolo tante idee per salvare il pianeta

Cesena

CESENA. Una delegazione di attivisti di “Fridays for future Cesena” ha incontrato giovedì mattina il sindaco Enzo Lattuca e l’assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi, per fare il punto sulle azioni messe in campo dalla nuova giunta dopo 6 mesi dalla Dichiarazione di emergenza climatica, votata il 27 giugno scorso, durante la prima seduta del consiglio comunale.

Gli attivisti, dopo avere ascoltato gli interventi “green” già fatti dal Comune e quelli che ha in programma nel prossimo futuro, hanno fatto alcune proposte: la creazione di una Consulta per l’ambiente; un piano di investimenti sulla mobilità elettrica coinvolgendo “Start Romagna”; una strategia di pressione sulle istituzioni regionali, nazionali e transnazionali attraverso il Patto dei sindaci; una massiccia forestazione; lo stop alla cementificazione; una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza sulle cause, i danni e le soluzioni per affrontare la crisi climatica; soluzioni alternative per i consumi alimentari ed energetici; un piano di ridistribuzione degli investimenti energetici per diminuire le disuguaglianze tra chi può permettersi la transizione ecologica e chi ha difficoltà economiche.

“Fridays for future Cesena” ha l’ambizione di creare «una città-laboratorio capace di imporre una nuova rotta e diventare un modello per altre realtà regionali e nazionali». Il tutto in collaborazione con le istituzioni, attraverso «un dialogo costante che includa anche realtà territoriali ed esperti del settore».
Gli attivisti hanno ricordato agli amministratori con cui si sono confrontati in municipio le parole di Greta Thunberg: «Questa non può più essere notizia tra le altre notizie, un argomento qualsiasi tra gli altri argomenti, una questione politica tra le altre questioni politiche o una crisi tra le altre crisi. Questa non è politica o opinioni di partito. Migliaia di persone e miliardi di animali stanno morendo, ci sono danni a infrastrutture e abitazioni per miliardi. Questa è un’emergenza. E dobbiamo iniziare a trattarla come tale».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui