Dibattito acceso sulle frane, due sere fa, al castello di Sorrivoli, dove oltre cento persone hanno ascoltato il punto che è stato fatto sull’emergenza viabilità nel territorio di Roncofreddo. A relazionare c’erano la vice presidente regionale Irene Priolo, il consigliere regionale Massimo Bulbi, il presidente della Provincia Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, la sindaca di Roncofreddo, Sara Bartolini, e la sua vice Daniela Dellachiesa.
Le tensioni dei cittadini
Quando la parola è stata data al pubblico, sono piovute critiche e richieste, con non pochi momenti di tensione, sotto gli sguardi vigili dei carabinieri. «È necessario pulire subito i fiumi – ha detto un residente – e anche le strade su cui ci sono alberi e verde non tagliati. La situazione di via Rudigliano era pessima già prima dell’alluvione. Da tempo lamentiamo che il territorio è abbandonato». Teresina Lucchi, vice presidente del Comitato “Amici delle colline”, sorto per tutelare le frazioni di Diolaguardia, Oriola, Adriano e Montecodruzzo, ha lamentato che «a distanza di quattro dall’alluvione non è stato fatto ancora nulla e in un tratto di strada si viaggia con una ruota nel fosso. Siamo preoccupati per lo stato di grave pericolosità in cui versano le strade collinari, che si aggraveranno con le piogge autunnali. Ci sono alcune priorità assolute su cui occorre intervenire subito. È poi possibile che si siano ancora cinque famiglie sfollate e due che non sanno come andare avanti?». Esposito, una mamma di Oriola con due figli studenti, ricordando che sta per iniziare l’anno scolastico, si è chiesto come l’autobus potrà transitare su via Rudigliano e Garampa in sicurezza e ha detto di temere per l’incolumità degli alunni». Davide, di Diolaguardia, ha chiesto di «snellire subito la burocrazia per le aziende agricole», perché «le normative impediscono di togliere un albero o di pulire un fosso. Se un anziano va a prendere della legna nel fiume, rischia di essere multato». Fabio Mengozzi, di Monteleone, è spiazzato: «Dopo che è venuto il generale Figliuolo è stato detto “fidatevi perché ci sono soldi, mezzi e tecnici”, ma ora ci dite l’esatto contrario: mancano mezzi, soldi e uomini. Siamo smarriti. Un terzo di Monteleone non esiste più, il centro è transennato per un albero, la circonvallazione chiusa perché è a rischio. Che progetti avete per questa località?». Una donna ha lanciato un sos per Sorrivoli, dove «la viabilità è pessima e alle prime piogge via Garampa sarà pericolosa. Dovremo trasferirci a Cesena?». Stefano Tellarini ha sostenuto che «i Consorzi di bonifica si sono rivelati inadeguati . Forse da due se ne deve fare uno solo e bisogna ripensare l’intero sistema delle regimazione di fiumi e torrenti». Molto amareggiato Bruno, di Sorrivoli: «Ho acquistato casa qui due anni fa. Ditemi se devo resistere a pagare il mutuo o alzare bandiera bianca e andarmene via».
I relatori hanno provatoa gettare acqua sul fuoco e a dare qualche risposta alle numerose preoccupazioni espresse. «Per il trasporto scolastico siamo in contatto con l’azienda che se ne occupa – ha risposto la vicesindaca di Roncofreddo – e siamo in attesa di risposte da Amr per il bypass di Oriola ». Lattuca ha riferito che «per la manutenzione ordinaria la Provincia ha destinato 3,3 milioni di euro e di questi 370mila euro sono destinati al territorio di Roncofreddo, per la Sp 117 Musano, Sp75 Monteleone e Sp 74 ». L’assessora Priolo ha sottolineato che «occorre darsi delle priorità. La prima cosa sono da mettere a posto sono le strade provinciali. Non si può fare tutto subito. Il disagio per semaforo alternato? L’importante è che non ci siano persone isolate o pericoli sulle strade. L’alluvione appena patita dalla Romagna è qualcosa di assolutamente imprevedibile, inedito in queste proporzioni e non sopportabile in nessun modo. Basti pensare che la precedente alluvione del 1939 ha visto 5 fiumi tracimare, mentre in maggio sono stati 39. Non date retta alle bufale di chi parla di inefficienze. Tenete presente che a Cesena le acque sono fuoriuscite per i ponti che hanno fatto da tappo. E 83 comuni con frane sui loto territori sono numeri senza precedenti». Infine, a proposito della sollecitata riforma dei Consorzi di bonifica, «se ne parlerà quando l’emergenza sarà finita».
Ma é dato sapere se le polizze assicurative della Provincia e dei Comuni stanno funzionando? Se arrivano i ristori dei danni nulla osta ad eseguire i lavori (almeno quelli urgenti) … o sbaglio?..