Franco Pollini e il suo dramma sulla bomba atomica al Bonci

Teatro e scienza possono costruire insieme drammaturgie originali, interessanti anche su un piano educativo di scienza e storia “alla Brecht”. Ne sa qualcosa il drammaturgo britannico Michael Frayn il quale, con la sua scrittura superlativa, ha saputo accostare commedie esilaranti (“Rumori fuori scena”) a un testo di scienza come “Copenaghen” che ha raccontato l’incontro del 1941 tra il fisico danese Niels Bohr e il fisico tedesco Karl Heisenberg sullo sviluppo, mancato, della bomba atomica nazista. Spettacolo, “Copenaghen”, che al Bonci di Cesena andò in scena sia nel 2002 sia nel 2022, e non per caso.

Teatro (anche ragazzi) e scienza vantano un rapporto quarantennale a Cesena, città che da decenni ha creato un rapporto collaborativo con l’Università Carlo Bo di Urbino e il Centro interuniversitario di ricerca in Filosofia e Fondamenti della fisica di Bologna e Urbino. Una scelta culturale che ha portato a convegni come “Quante Copenaghen?” del 2002, in occasione del quale il direttore del teatro Franco Pollini scelse di presentare anche lo spettacolo “Copenaghen” (con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice).

Curiosità e interesse per scienza e teatro hanno spinto lo stesso Pollini a scrivere una drammaturgia per un teatro scientifico. È nato “Margrethe e la bomba” (Carocci editore 2018), volume con cinque testi teatrali in cui si parla di fisica quantistica attraverso racconti e personaggi. Stasera alle 21, al teatro Verdi, va in scena lo spettacolo “Margrethe e la bomba” tratto da uno dei cinque testi del volume, portato in scena dal regista Gabriele Marchesini, pure interprete del personaggio dell’autore, e dall’attrice Benedetta Conte nel ruolo di Margrethe Norlund, la moglie di Niels Bohr. Alle 10 nello stesso Verdi, matinée per le scuole tratto dal testo del libro “Il fungo atomico”.

L’autore dà alla figura di Margrethe un ruolo anche “etico” di donna che, seppure non scienziata, era partecipe consapevole e complice delle teorie e del pensiero del consorte, in relazione agli interrogativi che la costruenda bomba bellica comportava. Così questa protagonista racconta la vicenda da tre punti di vista: come personaggio di Margrethe, come anima di Margrethe, e come attrice che interpreta Margrethe, sollecitando una tripla riflessione su ordigni bellici devastanti, che il tempo presente purtroppo sta di nuovo ripresentando. Gratuito.

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