Franco Acquaviva racconta Dino Campana a Faenza

«Dino Campana fu poeta camminante, tutta la sua poesia è profondamente immersa in questo vagare nell’anima del paesaggio italiano, soprattutto tra Toscana ed Emilia-Romagna»: Franco Acquaviva, regista e interprete di The boy’s blood. I giorni di Dino Campana, introduce lo spettacolo del Teatro delle Selve che questa sera alle 21 sarà in scena alla Casa del Teatro di Faenza nell’ambito della Stagione un teatro di comunità a cura del Teatro Due Mondi. «Campana fu rinchiuso in manicomio, dove uno psichiatra di nome Carlo Pariani lo sottopose a un ciclo di interviste per cercare di comprendere il nesso follia-genio», aggiunge l’artista in merito allo spettacolo in cui sarà in scena insieme al figlio Stefano Acquaviva.

«The boy’s blood ci fa vedere il poeta imprigionato nelle sue ossessioni, che si materializzano prendendo la forma delle diverse figure di “persecutori” che sempre lo assediarono: i marradesi, la madre, i letterati fiorentini, i ragazzini per strada al suo paese, infine proprio lo psichiatra Pariani. Incalzato da queste figure il poeta fugge nella propria poesia e nel delirio». A seguire, dialogo tra artisti moderato da Michele Pascarella. La serata è dedicata a Guido Leotta e Giovanni Nadiani. Ingresso 2 euro. €Prenotazione consigliata allo 0546 622999

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