Francesca da Rimini senza tempo e confini

Eroina d’amore, vittima d’inganni, creatura letteraria pura e innocente, simbolo di libertà e coraggio: ogni epoca ha interpretato a modo suo la figura di Francesca da Rimini, a partire dagli indimenticabili versi di Dante, e il mito di questa donna persiste ancora oggi. Proprio per il valore universale e l’attualità di questa storia, il Centro internazionale di studi Francesca da Rimini ha chiamato a intervenire prestigiosi studiosi americani, australiani, indiani, africani ed europei per il convegno “Cinque continenti per il V canto: Francesca da Rimini, un mito senza confini”, svoltosi a Rimini l’1-2 luglio 2022, i cui atti sono stati ora raccolti in un unico volume, edito da Valecchi di Firenze.

Gli interventi trascritti nel libro offrono uno sguardo ampio e trasversale su un mito che attraversa il tempo e lo spazio: dai poeti romantici inglesi, per cui Francesca è metafora del Romanticismo stesso, in quanto «figlia di natura, principessa e rappresentante della purezza delle emozioni» (pag. 34), alle interpretazioni di grandi autori del Novecento italiano come Pirandello e D’Annunzio, che scrisse una sua “Francesca da Rimini”, dalle opere su Francesca nel cinema muto americano, ai saggi della scrittrice argentina Victoria Ocampo, dai paralleli con la regina del mito classico Didone, fino a una Francesca icona del femminismo.

Tra i relatori intervenuti, si trova anche il presidente della Società Dantesca Italiana in Firenze, Marcello Ciccuto, che approfondisce i ruoli di “Francesca lettrice e Dante critico”: la moglie di Gianciotto Malatesta legge assieme al cognato Paolo le storie di Lancillotto e Ginevra, immedesimandosi carnalmente nel racconto, tanto da arrivare a una «completa confusione tra finzione e realtà», perciò la colpa che Dante, colui che propone un nuovo modo di fare letteratura, attribuisce ai due amanti, è quella di avere affidato la propria vita ai tradizionali testi d’amore, che comunicano «prospettive prive di speranza, avvinte a un desiderio erotico fine a se stesso» (pag. 92).

Un altro degli contributi raccolti nel libro è quello di Alison Cornish, presidente della Dante Society of America, dal titolo “Cotanto amante. Ingannarsi sui fatti”: Francesca legge «per diletto» le storie di Lancillotto e desidera un «cotanto amante», tuttavia Cornish afferma che lei si inganna, riducendo l’amore descritto nei versi alla passione per Paolo, e perciò destinata a un’eterna afflizione: «Il problema è che non ogni bene “fa l’uom felice”. Questa è la verità dei fatti; e purtroppo è anche la verità di Francesca, ingannata sull’identità di “cotanto amante”». (pag. 78).

Insomma, ancora oggi la figura di questa donna, così intrigante e tragica, continua ad affascinare e a fare sorgere domande.

“Cinque continenti per il V canto: Francesca da Rimini, un mito senza confini”, Vallecchi, Firenze, 2023, pp. 253, €28

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