Forlimpopoli. Festa delle Mariette per i 15 anni di casa Artusi

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Che quella di Casa Artusi sia una idea corale, gestita con mano salda da amministrazione comunale e Fondazione Casa Artusi, ma allo stesso tempo sia circondata dall’affetto di tanti, lo dimostra l’evento del 1° luglio. Dalle 21.15, all’interno della “Festa Artusiana”, Casa Artusi e associazione delle Mariette festeggiano infatti i primi 15 anni di attività con “Storie a tavola con Artusi”. Quattro i video sul tema “Raccontare la cucina italiana. Storie e identità digitali in nome di Artusi”, proiettati alla chiesa dei Servi e nella sala del refettorio. Ma il momento clou della serata sarà il video-mapping, anzi «il table-mapping – lo definisce Laila Tentoni, presidente di Casa Artusi – che racconta la storia di questi 15 anni: i viaggi, le relazioni, le esperienze che hanno portato Casa Artusi a essere una finestra sul mondo per Forlimpopoli, e hanno fatto conoscere nel mondo il nostro territorio».

L’evento ha alle spalle una lunga progettazione, che ha portato anche a raccogliere da tutta Italia ricette della “cucina di casa” esposte a Casa Artusi, e non mancherà una dimostrazione dal vivo delle Mariette, “armate” del loro mattarello. Il tutto, sostenuto da una campagna di crowdfunding da oltre 200 sottoscrittori, che ha superato agevolmente la quota prefissata.

«Partendo da “La scienza in cucina” – commenta la sindaca Milena Garavini – Casa Artusi grazie anche alla passione e alla determinazione di Laila, in questi anni ha esplorato il mondo e accettato sfide, acquisendo una solida reputazione.

Il progetto “Forlimpopoli: città artusiana” è base ormai della nostra identità. Ma parlare di cibo per noi implica parlare di solidarietà, di relazioni, di una vera “tavola dei popoli” nata dal passato ma rivolta al futuro, alla costruzione di una società in cui la tradizione ereditata da Artusi possa insegnare il rispetto: per l’ambiente e le persone».

Indispensabile, l’apporto delle Mariette. «Siamo considerate le ambasciatrici della cucina di casa nel mondo – conclude la presidente Verdiana Gordini – una grande famiglia, in cui ognuna porta il suo contributo a un progetto comune, diffondendo dalla Cina al Canada, dall’Argentina a Dubai la voce di Artusi e l’originalità del nostro territorio».

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