Forlimpopoli, addio allo scultore e pittore Mario Bertozzi

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FORLIMPOPOLI. Mario Bertozzi è scomparso ieri pomeriggio e la notizia ha fatto velocemente il giro del territorio forlivese e non solo. L’artista artusiano, nato nel 1927, era, infatti, un noto scultore e pittore. Ormai 93enne era affetto da tempo da una grave malattia degenerativa ed è venuto a mancare dopo una lunga lotta a Forlì.
Ad annunciarlo è stato il figlio Rodolfo Bertozzi: «È con immenso dolore che annuncio che è venuto a mancare mio padre il Maestro Mario Bertozzi lasciandoci tutti con un vuoto incolmabile ma con tanti insegnamenti di vita. Da lassù scolpirà le nuvole e disegnerà il cielo».


La sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini ha postato il cordoglio del paese sulla sua pagina fb: «Una profonda tristezza avvolge il nostro cuore. Mario non era solo un artista speciale, amato, riconosciuto ai massimi livelli in Italia e fuori, ma anche e soprattutto un amico, una persona che ha sempre amato la sua terra e la sua città e lo ha dimostrato, nelle sue opere nella sua arte e nelle scelte della sua vita. Grazie Mario di tutto. Un abbraccio con grande affetto a tutta la famiglia».
Il funerale si dovrebbe svolgere nel pomeriggio di domani anche se devono essere confermati orari e percorso del feretro. La sua città darà l’ultimo saluto a questo personaggio che aveva il vezzo di definirsi “l'ultimo romagnolo”, ponendo l'accento sul proprio carattere. Nell'aprile del 2014 il sindaco Paolo Zoffoli concluse l'ultimo consiglio comunale del suo secondo mandato donandogli un riconoscimento che rimarcava il valore della sua opera artistica e l'orgoglio che questa aveva dato alla città. La statua di Pellegrino Artusi, posta di fronte alla grande rotonda che si trova all'ingresso di Forlimpopoli fu realizzata da lui nel 2008.
Famosi i suoi tori, potenti e plastici nei loro movimenti, i galli, i “gallotauri” e le figure femminili. Bertozzi fu anche apprezzato pittore. Incoraggiato da ragazzo da un altro grande scultore forlivese, Giuseppe Casalini, aveva frequentato il Liceo artistico di Bologna, per poi diventare lui stesso insegnante in istituti superiori e nelle scuole medie; impegno da docente che affiancava a quello di artista.

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