Università: Forlì, città a misura di studente. Il campus attira sempre più giovani

Sempre più giovani scelgono di studiare in città piccole e Forlì è una di queste. Lo dimostrano anche i dati dell’osservatorio Talents Venture, come riportato dal Corriere di Bologna. Infatti, negli ultimi 10 anni gli studenti residenti nel capoluogo di regione sono calati dal 74 al 62%, facendo guadagnare così nuovi iscritti al Campus di Forlì, la cui presidenza è stata affidata per un altro mandato a Emanuele Menegatti.

Presidente, in questi anni sempre più studenti fuori sede scelgono il Campus forlivese. Secondo lei quali sono i punti forti che inducono i giovani ad optare per Forlì?

«Credo innanzitutto per la qualità della nostra offerta formativa e la sua reputazione su scala nazionale. Aggiungerei la qualità dei nostri servizi allo studente, sicuramente ottima grazie anche al numero relativamente contenuto degli universitari. L’apertura internazionale del nostro Campus che offre tanti scambi Erasmus, sia in entrata che in uscita, oltre a corsi di laurea internazionali insegnati integralmente in lingua inglese. Non da ultimo l’accoglienza della città, con sempre più offerta abitativa verso gli studenti».

Quanti studenti conta l’Università forlivese e quanti corsi di laurea offre il Campus? Quali le facoltà più gettonate?

«Complessivamente abbiamo 22 corsi di laurea in sei ambiti: economia e management, scienze politiche, sociologia, lingua e interpretazione, ingegneria, medicina per un totale di studenti che ruota intorno alle 7.000 unità. Difficile dire quale ambito sia il più gettonato. Tutti in realtà si dimostrano molto attrattivi, come testimoniato dalla saturazione del numero programmato praticamente in tutti i corsi di laurea dove è previsto che corrisponde alla quasi totalità. Guardando alle diverse lauree si può dire che “tirano” tutti i corsi di interpretazione e traduzione, che devono operare un’abbondante selezione ogni anno.

Vanno molto bene i corsi internazionali di economia e management. I corsi in ambito di scienze internazionali e diplomatiche sono da sempre di grande richiamo per studenti da tutta Italia. Stesso discorso per le lauree in ingegneria meccanica e aerospaziale. Medicina, che nel prossimo anno accademico avrà i primi laureati, è stata molto attrattiva fin dall’inizio ed è andata crescendo fino alle oltre 400 iscrizioni di quest’anno».

Il Campus di Forlì è una struttura moderna, accogliente e ben integrata nella realtà cittadina. Questo può essere un ulteriore punto di forza e ci sono progetti per un suo ulteriore ampliamento?

«Le strutture moderne nel nostro Campus vengono assolutamente apprezzate dagli studenti e persino dai colleghi stranieri che vengono a Forlì, per cui sono caratteristiche che sicuramente che lo rendono più attrattivo. Riguardo all’ampliamento, a breve verranno completati i padiglioni Sauli e Saffi e entro un paio di anni la ristrutturazione della biblioteca Ruffilli. Con questo l’area campus sarà finalmente completa. L’ex Hotel della città sarà sicuramente un’ulteriore aggiunta per le nostre strutture, così come attendiamo anche la realizzazione di spazi per medicina all’ospedale Morgagni-Pierantoni».

C’è anche l’intenzione di arricchire il Campus con nuovi corsi di laurea?

«Un ampliamento dell’offerta formativa non è al momento in programma. Attivare nuovi corsi di laurea è molto complesso e si deve essere certi di andare a intercettare una specifica domanda. Soprattutto una domanda del territorio verso cui il nostro Campus deve essere attento, la laurea in ingegneria nautica ne è un esempio. Quello che potrà succedere nel breve medio periodo è un aumento dei numeri programmati, ma soltanto quando le strutture ce lo consentiranno. Credo comunque che sia più importante consolidare l’esistente, piuttosto che pensare a nuovi corsi, anche perché il calo demografico incombe e entro pochi anni inizieremo a sentirlo anche all’Università».

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