Testamento biologico, Forlì-Cesena al primo posto in Emilia-Romagna

Forlì
  • 09 luglio 2024

FORLI’-CESENA. L’Emilia-Romagna si conferma tra le prime cinque regioni italiane per numero di “disposizioni anticipate di trattamento” (Dat) depositate, con una ogni 143 maggiorenni. Tra le province Forlì-Cesena è quella con il maggior numero di “testamenti biologici” (uno ogni 112 abitanti) seguita da Ravenna con uno ogni 118 e Modena con uno ogni 127. Emerge da un’analisi dell’associazione Luca Coscioni, condotta tramite un accesso agli atti alle banche dati dei Comuni. Nel contesto regionale Reggio Emilia si colloca nella parte bassa della classifica (una Dat ogni 260 abitanti), mentre nel panorama nazionale Bologna si posiziona al quinto posto per numero assoluto con 2.178 registrazioni, mentre Modena e Parma seguono con 1.451 e 1.230. Anche Ravenna è significativa, con 1.191 “testamenti” depositati, posizionandosi all’11esimo posto tra le città italiane. «Anche sul testamento biologico siamo costretti a sostituirci allo Stato nel fornire informazioni e servizi alla persona a causa dell’inazione delle istituzioni», sottolineano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. «E’ ciò che accade sul tema dell’aiuto medico alla morte volontaria, rispetto al quale, nell’inerzia del Parlamento sarà la Corte costituzionale a dover intervenire nei prossimi giorni per chiarire i confini del diritto esistenti, e siamo noi dell’Associazione Luca Coscioni a dover aiutare le persone che chiedono di interrompere una condizione di vera e propria tortura», aggiungono Gallo e Cappato.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui