Terremoto a Tredozio, 141 persone fuori casa. Vietina: «Vanno sistemate, qui è già freddo»

Forlì
  • 09 novembre 2023

«Abbiamo 141 persone fuori casa in situazioni diversificate che devono affrontare l’inverno, stiamo cercando un modo per sistemarle ma la situazione è difficile perchè a Tredozio non ci sono affitti disponibili». La sindaca Simona Vietina è preoccupata per i cittadini rimasti fuori casa dopo il terremoto, molti sono anziani e non vogliono assolutamente lasciare il paese, ma alloggi liberi non ce ne sono. «Lunedì sera ho fatto un incontro con gli sfollati, alcuni si trovano nel campeggio, altri all’ostello, altri ancora da parenti amici o addirittura nelle loro case inagibili. Non vogliono chiudere casa e la loro preoccupazione è che gli stacchino il gas, alcune abitazioni non hanno un danno strutturale, ma Italgas non fa distinzioni in base al tipo di inagibilità, taglia il gas a tutti e quindi devo cercare una sistemazione a queste persone. Sto cercando di metterli o in albergo, anche fuori dal paese, oppure stiamo cercando affitti nei dintorni. A Tredozio non si trova più niente».

Il Comune dovrà sostenere i costi di vitto e alloggio degli sfollati utilizzando le risorse messe a disposizione dal Governo per lo stato di emergenza post-terremoto. «I 6 milioni stanziati dal Governo per tutti e sei i comuni colpiti sono effettivamente pochi, deve rientrarci anche il contributo dell’affitto e tutte le spese per l’assistenza alla popolazione e non so quanti ne rimarranno effettivamente per il resto. Comune e scuola vanno sicuramente sistemati, stiamo aspettando la ripartizione della Regione in base alle necessità e alle priorità (assistenza alla popolazione, gli eventuali contributi che potremmo dare appena ci liberano i fondi per le case inagibili di tipo b, poi la scuola e il Comune). Le persone in campeggio devono essere spostate subito perché non c’è il riscaldamento, ma non vogliono andarsene, hanno paura. La situazione non è facile, non trovo neanche le sistemazioni alternative».

Per analizzare la situazione la sindaca stamattina farà un tavolo di confronto insieme ad alcuni tecnici per valutare cosa si può fare. «Spero che Acer, che ringrazio per avere garantito l’utilizzo del fondo di solidarietà intercomunale per sistemare le case di Tredozio, riesca almeno a sistema le case di tipo b in tempi brevi. Il problema è anche quello di trovare le ditte disponibili a fare i lavori. Ho chiesto aiuto alla regione e spero che mi indichi in tempi brevissimi quanti soldi ho a disposizione. Non posso aspettare altri 15 giorni, qui è già freddo. Ad esempio per sistemare la scuola che sono 750 metri quadrati perchè ci sono dieci classi, io dovrò spendere una cifra per la platea da porre sotto i moduli, poi 400mila euro di affitto dei moduli abitativi. La situazione è tragica, ho tutti i preventivi ma non posso ancora partire perchè non so ancora di quanti soldi posso disporre».

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